Brevi detti del Maestro
"Coloro che abusano del potere della religione o coloro che pretendono di seguire pratiche religiose per la loro propria ambizione divengono ipocriti e qualche volta fanno del male; essi sono portatori di errore non di religione." Paramahansa Yogananda, "Journey to Self-Realization", pg 178. "Molti insegnanti vi diranno di credere, poi essi vi copriranno gli occhi della ragione e vi insegneranno a seguire soltanto la loro logica. Ma io voglio mantenere gli occhi della vostra ragione aperti; non solo, io vi aprirò un'altro occhio, l'occhio della saggezza." Swami Sri Yukteswar Giri, to Paramahansa Yogananda Vi sono parecchi che cercano di guidare gli altri, ma non hanno il diritto di farlo.Il cieco non può guidare il cieco. Uno può portarvi a Dio soltanto se egli stesso ha trovato Dio. Le società si sviluppano attorno a personaggi carismatici, ma esse muoiono senza quelle personalità. Un vero Guru non ha ambizioni personali per la fama , il suo unico desiderio è servire gli altri con la realizzazione di Dio. Ho cercato in tutta l'India per trovare un vero Maestro.Ho cercato nei libri, ho viaggaiato da tempio a tempio, da un luogo santo ad un altro, ma i miei dubbi mi seguivano ovunque. Quando trovai colui che era Divinamente realizzato - il mio Guru Sri Yukteswarji - e vidi il Divino Spirito nei suoi occhi, ogni dubbio se ne andò via. Attraverso la sua benedizione la mia vita intera cambiò. Questa è la ragione per cui vi rammento l'importanza di un vero Guru e dei suoi insegnamenti. Dissi al Maestro che non avrei mai voluto insegnare niente su Dio senza prima averlo sperimentato. Seguendo il Guru incondizionatamente io trovai Dio. Quando si è fermamente ancorati ai principi del rapporto Guru-discepolo il sentiero spirituale diviene estremamente facile.Non ci si può perdere. Niente come la delusione può spingerti fuori dal sentiero, il Maestro che ha sperimentato Dio conosce i tuoi problemi e può aiutarti a mantenerti dentro. Questo è ciò che il Guru può fare per te se tu sei in sintonia con lui. Anche quando tu sarai migliaia di miglia distante da lui il suo aiuto ti raggiungerà. Io sento il mio Maestro con me tutto il tempo, anche quando egli non è più nel suo corpo su questo piano terreno. Avere la guida e la grazia del Guru con con te è la via più facile per muoversi sul sentiero spirituale." Paramahansa Yogananda, quoted in Self-Realization Magazine, Spring, 1990, pg. 3. "In India noi enfatizziamo fortemente il fatto che Dio può essere ricevuto solo attraverso una rappresentanza spirituale. In occidente l'enfasi è posta sul partecipare alla chiesa, senza troppi problemi sulla qualifica spirituale del suo predicatore. In India noi cerchiamo ovunque qualcuno che sia un modello, nel quale vediamo Dio in azione, che chiamiamo "Guru", e lo seguiamo fedelmente. Guru è colui che si impegna a condurti fuori dall'oscurità dell'ignoranza nella su sfera di luce eterna. Un ricercatore può avere molti insegnanti spirituali ma egli può avere un solo Guru. Quando lo trova, egli lo segue sicuramente e prontamente. Dio è visibile nelle vite di coloro che lo amano e sono in sintonia con lui. Di conseguenza chi si sintonizza col suo Guru trova Dio. Vedete come sia importante seguire uno che vi mostra la via verso Dio attraverso il suo proprio esempio? Quando sarete in sintonia col vostro Guru il rappresentante visibile di Dio egli verrà a voi in quella forma mentre state meditando. Allora realizzerete che Dio è reale e che lavora attraverso il Guru. Paramahansa Yogananda, Thursday evening service, SRF Headquarters, December 21, 1939, quoted in SRF magazine, Summer, 1976. Colui che è realizzato in Dio e che ha ricevuto da Dio il potere di redimere le anime e un Guru. Uno non lo è solo pensando meramente di esserlo. Gesù mostrò che un vero Guru agisce solamente su comando di Dio quando disse: “Nessuno viene a me se non coloro inviati dal Padre mio.” Egli diede pieno credito al potere di Dio. Se un’insegnante è senza egoismo tu puoi riconoscere che Dio abita nel tempio del suo corpo; e quando ti sintonizzi con lui sei in sintonia con Dio. Gesù ricordava ai suoi discepoli: “colui che mi riceve non riceve me ma colui che mi ha mandato” SRF magazine, Special Centennial Issue, Winter, 1993, pg. 3. “L’insegnante che accetti l’adorazione degli altri è solamente un veneratore del suo ego. Per scoprire se un sentiero è sincero, discriminandolo dall’insegnante che vi è dietro basta vedere se le sue azioni sono guidate da Dio o dal suo ego. Un leader che non ha realizzazione non può mostrarvi il regno dei cieli, nonostante il suo largo seguito. Tutte le chiese hanno fatto del bene ma il dogma cieco mantiene le persone spiritualmente ignoranti e stagnanti. Molte volte ho visto congragazoini cantare il nome di Dio, ma Dio era parecchio lontano dalle loro coscienze tanto quanto le lontane stelle. Nessuno potrà essere salvato soltanto attraverso l’intervento della chiesa. La reale via per la liberazione giace nello Yoga, nell’analisi scientifica di sé e nel seguire uno che ha attraversato la foresta della teologia e che può condurvi con sicurezza a Dio.” SRF magazine, Winter, 1993, pg. 4 “Mantenere la vicinanza con il Guru non è soltanto essere nella sua presenza fisica (anche perchè qualche volta è impossibile), ma principalmente significa mantenerlo nel nostro cuore, nell’essere con lui nel principio sintonizzandoci con lui”. Swami Sri Yukteswar, The Holy Science, pg. 37. “Coloro che sono venuti alla SRF sinceramente, cercando un aiuto interiore spirituale lo riceveranno da Dio. Sia che verranno quando sono nel corpo, o dopo, il potere di Dio attraverso il canale dei Gurus della SRF fluirà nei devoti allo stesso modo, e sarà la causa della loro salvezza”. Paramahansa Yogananda, quoted in a letter from Self-Realization Fellowship to students, August, 1994. “Dio ti ha inviato a me ed io non ti perderò mai…anche quando sarò andato il mio aiuto verrà sempre concesso ai devoti di tutto il mondo, se essi si manterranno in sintonia.Non pensate mai per un momento che quando sarò fisicamente assente da tutti voi in possa essere altrettanto in mezzo a voi. Io sarò profondamente preoccupato della vostra salute spirituale quando non sarò più nel mio corpo come lo sono adesso.Guarderò sempre ognuno di voi e quando un sincero devoto mi penserà nelle silenziose profondità della sua anima egli mi sentirà vicino.” Paramahansa Yogananda, quoted in the SRF calender, August, 1993. “Quando trovai il mio Guru, non seguii più nessun altro insegnante.” Paramahansa Yogananda. “Molti ricercatori confusi in occidente pensano erroneamente che un eloquente oratore o uno scrittore di metafisica dovrebbe essere un Maestro. Provare che uno è un Maestro, comunque, è possibile soltanto se questi ha la capacità di entrare a volontà nello stato senza respiro (sabikalpa samadhi) e dall’ottenimento della benedizione dell’immutabilità (nirbikalpa samadhi). I rishis hanno affermato che soltanto queste qualità possono provare che un essere umano ha la capacità di controllare maya,la delusione duale cosmica. Egli soltanto può dire dalle profondità della realizzazione: “Ekam sat” (Solo Uno esiste)”. Paramhansa Yogananda, quoted in the SRF booklet "In Memoriam" "Il mio messaggio per il mondo è stato già riposto nelle mie parole, lezioni e scritti. Non fatevi ingannare da quelle persone che dopo la mia dipartita dalla terra, asseriranno che stanno ricevendo nuovi insegnamenti da me. Ai devoti sinceri che in preghiera richiederanno il mio aiuto io lo darò sempre volentieri e silenziosamente." SRF magazine, April/June 1966, pg. 18, the "Spiritual Interpretation of the Bhagavad Gita," and
"God talks with Arjuna;" the Bhagavad Gita, translation by
Paramahansa Yogananda, pg.991. "Quando un Maestro non è più sottoposto alle restrizioni dell'incarnazione, l'essenza del suo insegnamento continua a operare come sempre, ma egli non ridurrà se stesso e la sua efficacia spirituale cercando di esprimersi ancora attraverso dei medium. Avendo portato il suo messaggio Divino e avendolo vissuto mentre era sulla Terra egli non avrà bisogno di ulteriori revisioni che ne richiedano la rivelazione attraverso degli psichici o degli spiritualisti."
"God talks with Arjuna; the Bhagavad Gita, translation by
Paramahansa Yogananda, pg.992.
Lettera Aperta dei membri europei
Lettera aperta allo Swami e alla comunità di Ananda, Finalmente dopo anni di attesa, di letture e di analisi, tra mille domande e dubbi siamo in grado di scrivervi con la necessaria chiarezza di idee. Avremmo voluto veramente guardarvi negli occhi mentre diciamo queste cose, ma sappiamo bene che se lo avessimo fatto ci avreste perseguitato, per il solo fatto di voler parlare alle persone. I fatti di cui parliamo sono di pubblico dominio e sono disponibili per chiunque nei tribunali. Nel redigere questo scritto tuttavia, noi ci appelliamo al diritto di espressione, e non intendiamo calunniare nè diffamare alcuno, quanto rivolgerci a persone conosciute con cui abbiamo condividiso delle scelte di vita.Inoltre vi facciamo presente che nel mondo spirituale non è contemplato fare causa a qualcuno perchè diffonde la verità, vi invitiamo quindi ad ascoltare in pace. Chi siamo noi non è importante, ciò che invece è importante è che Kriyananda comprenda che è giunto il momento di riconoscere le proprie responsabilità, ammettendo che tutto quello che si è detto dentro e fuori i tribunali è una diretta conseguenza della sua condotta, con la quale i residenti di Ananda hanno poco a che fare, anche se taluni oggi lo appoggiano ciecamente senza conoscere i fatti, restando passivi e negando l’evidenza quando anche ne vengono a conoscenza. Caro Kriyananda per quanto ancora intendi continuare ad affermare che il mondo è contro di te? Che la SRF è contro di te? Che Tara Mata e Daya Mata e tutto il gruppo dirigente della SRF ha sbagliato nei tuoi confronti, perchè tu sei invece un povero monaco che vive soltanto per servire il Guru? Non approviamo la maniera in cui stai distorcendo la verità. Chi ti scrive purtroppo oggi ti biasima, ma in passato non è stato così, ti abbiamo stimato, creduto ed apprezzato con tutto il cuore, ti abbiamo sostenuto, con i nostri soldi e con il nostro lavoro, ed oggi tu sostieni che siamo noi a sbagliare e che siamo maliziosi e cattivi, mentre tu invece sei sempre stato un sant'uomo. Ricordati che molti di noi hanno creduto alla tua promessa di una vita nella luce del servizio ai Guru….Ma che cosa abbiamo oggi? Tu sei quello che sta distruggendo la comunità non le forze esterne. Quelli come noi che ti sono vissuti accanto, discepoli americani, tedeschi, italiani, che ti conoscono bene, sanno che tutte le tue iniziative, servono per aumentare la tua fama non quella dei Maestri. Forse è per questo che non hanno avuto gran successo. Naturalmente tu dici di aver portato molte anime a Yogananda e c’è perfino qualcuno come Asha Praver che sostiene che senza di te, molti sarebbero rimasti senza guida! Ma questa non è la verità, la verità è che tu confuso molte persone. La verità è un'altra, ed è quella che tu sei stato allontanato allora dalla SRF per gli stessi motivi che ti hanno portato in tribunale oggi, e parliamo di coinvolgimento in attività sessuali all'interno del lavoro che svolgevi e che svolgi a tuo dire "per il Guru". Ed ora i tuoi fedelissimi ci dicono che uno sbaglio è umano e che non dovremmo risentirci per questo. Non credi che l’esempio che dai ai tuoi seguaci sia importante? Sono essi felici di vedere che hai rotto i tuoi voti e che sei fuori sintonia con la promessa spirituale fatta davanti al Guru? A questo punto che cosa hai fatto? Invece che ammettere i tuoi errori hai incominciato a focalizzare in Tara Mata e Daya Mata le responsabili del tuo tracollo, facendo false ed irriverenti dichiarazioni contro esse nello sforzo di farle apparire “voci non autorevoli”. Ma che cosa puoi rispondere a quelle devote della cui confidenza e fiducia hai abusato? Sono davvero così felici di averti dato piacere in cambio di cosa…”evoluzione spirituale?” Prova a dare una risposta pubblica su questo, invece che dissertare per decine di pagine nel tuo sito, su tutti gli argomenti del mondo meno che sul punto della questione. Forse se lo farai potremo ricominciare a crederti, dopo tutto chiunque può sbagliare e tu non rappresenti certo un'eccezione. Sii cosciente che la gente che vive nelle tue comunità non è felice. Lavorano duramente per una paga simbolica, danno tutti i loro soldi alla comunità e non hanno nulla di loro proprietà, e quando se ne vanno sono più poveri di quando entrarono. Sono obbligati al silenzio e alla paura per non essere cacciati via dal sistema che tu hai creato! E' questo dunque il modello che hai concepito? Questo è lasciare il mondo e ogni attaccamento? Che cosa c'è di speciale e di diverso allora da una qualsiasi altra comunità, ad esempio quelle di Scientology o di Hare Krishna? Dacci una risposta pubblica su questo! Rispondi ancora pubblicamente se hai argomenti, se saprai essere sincero noi sapremo rientrare nei ranghi ed abbandoneremo ogni nostra opposizione, ma devi dirci come possono le persone dire ciò che pensano o manifestare i loro diritti dentro la comunità di Ananda, quali garanzie dai loro? Ananda è oggi una realtà gestita da pochi individui, che viaggiano, si godono la vita, girano spesso tra le comunità nel mondo, ovviamente a spese della comunità (quella che resta), e si concedono soggiorni di vacanza, mentre chi non ha il "favore" di essere un Ministro o un soggetto del gruppo interno non vive certo in questa maniera, non è vero? Nel mondo reale questo è ciò che si chiama oligarchia, cioè il governo di pochi. Ed è questo l'esempio di quel socialismo spirituale che Yogananda auspicava per il nuovo mondo? Certo la comunità è situata in una bella posizione, molto ricca di bellezze naturali, ed è come una bella cartolina, però cosa succederà quuando te ne sarai andato? (ovviamente se non farete bancarotta prima) Quale futuro aspetta i residenti senza la tua “voce paterna”? Possiamo facilmente immaginare come i tuoi fedelissimi si prenderanno cura dei loro interessi. Come mai te ne sei venuto in Italia, se come dici sei un uomo libero e senza pecche sulla coscienza, perché non te ne torni negli States per aiutare i tuoi amati devoti a pagare il risultato della tua cattiva condotta? E' a tutti noto come la tua comunità sia cresciuta, viva e prosperi vendendo pubblicazioni, musica, foto, ninnoli e altro marketing con su l'immagine del Maestro, tu non ti sei per niente sognato di fare il discepolo discreto, e bene alla larga dal ritirarti e servire il tuo Guru in silenzio come hanno fatto altri hai alzato il tuo vessillo. Oggi gestisci un’impresa commerciale che basa i suoi realizzi sull’uso di risorse che non possiedi e che avrebbero dovuto essere impiegate per la diffusione degli insegnamenti piuttosto che a creare e sovvenzionare le esigenze della comunità. La tua interpretazione di quella frase del Maestro “Avrai un grande lavoro da fare” è molto forzata e certamente dicendola il Maestro non voleva autorizzare ciò che hai fatto. Ma dicci, perché dovremo seguirti? Chi sei tu per rappresentare la volontà del Maestro? Sei stato chiamato a combattere contro l’organizzazione da Egli fondata per ottenere il diritto di fare il suo lavoro al suo posto? Onestamente non pensiamo che tu sia così importante, moltri altri monaci e monache più grandi di te, con molti più anni di umile servizio stanno servendo già nella SRF, non per i loro obiettivi ma per i devoti di tutto il mondo. Francamente non crediamo che il modo in cui tu hai realizzato le comunità (creando divisione tra i discepoli, permettendo che la gente vivesse nella paura e mettendo te stesso tra gli insegnamenti ed il Guru) sia in sintonia con l’idea di Yogananda. Sempre più persone ora capiscono le ragioni per cui continui a sostenere a riguardo di presunte modifiche ai testi originali da parte della SRF. Perché non vuoi capire che è la SRF a rappresentare l’insegnamento di Yogananda per il mondo? Essi hanno ricevuto questa missione e non tu. Che cosa stai cercando di fare, competere con la volontà del Maestro? Realizza che non puoi distruggere la fede della gente nell’organizzazione da Lui fondata, essa e soltanto essa è stata prescelta per svolgere questa funzione. Infine parliamo della lunga diatriba che si è aperta con la tua espulsione (e non separazione come racconti tu) dalla SRF. Basta! ti chiediamo a nome di tutti i devoti del mondo di smetterla, non ne possiamo più di leggere le tue logorroiche dichiarazioni in cui ti contorci per pagine e pagine cercando di spiegare cose che sono ormai da tempo chiare a tutti. Accetta questo fatto, come compiuto ed inevitabile. La SRF ha dovuto prendere una decisione per loro stessi dolorosa, ma tu ne sei il responsabile principale e dovresti piantarla di lamentarti come una vittima. Essi hanno accettato l'esistenza della tua opera, hanno dovuto tutelarsi dai tuoi attacchi volti a ridurne la possibilità di movimento e di sussistenza, hanno dovuto continuamente difendersi dalle tue "dichiarazioni pubbliche" ogni volta più inutili e debordanti, nel tentativo di obbligarli ad una ammissione di responsabilità che non ci è mai stata e mai potrà esserci. E’ chiaro che in queste condizioni non è possibile alcun dialogo. Renditi conto che sei tu a dover ammettere ciò che sei davvero e quello che hai fatto, non la SRF, la quale anche se con qualche limite ha fatto sempre il suo lavoro senza discostarsi dalle indicazioni ricevute dal Guru servendolo in sintonia con i suoi ideali. Tu puoi affermare di aver fatto lo stesso? Quindi per piacere falla finita, noi devoti di Yogananda di tutto il mondo vogliamo la pace! Vogliamo vivere questi insegnamenti senza sbarramenti e senza limiti nè umiliazioni. Non ne possiamo più di tutti i tuoi capricci che ci ricadono costantemente addosso, che sono il frutto e la conseguenza dei tuoi problemi irrisolti e che ormai ti rendono patetico! Basta! Il mondo intero ti sta vedendo mentre porti disgrazia ed imbarazzo nella famiglia del Maestro. La luce del Kriya è richiesta più che mai, perché il mondo è in serio pericolo e questo prezioso dono può servire a tutta l’umanità piuttosto che alle tue necessità personali. Ferma il conflitto.Trova una via per servire Dio. Una volta per tutte abbandona i tuoi ideali di grandezza che hanno creato severe divisioni nella famiglia del Guru. Fallo prima che sia troppo tardi, non si vive in eterno, e puoi fermare la catena di odio che si sta ricreando autonomamente spezzandola, prima che essa incominci a riprodursi senza fine. Questo è il tuo ultimo dovere, a te la scelta!
Lettera di un membro leale di Ananda California Le colonie di fratellanza mondiali. Questa lettera risale al 1996. Ananda ebbe un dibattito interno e qualcuno passò questa lettera. Essa mostra come la colonia di fratellanza mondiale vista da Walters sia vicina a quella di una dittatura di stampo comunista. Le persone hanno paura di parlare. Si, Yogananda voleva le colonie, ma Walters ha fallito in questo. La SRF ha realmente delle colonie, con centinaia ed anche migliaia di devoti che vivono intorno ai templi in California. Gli stessi appartamenti e i fabbricati appartengono ai devoti della SRF e servono per ospitare i membri delle colonie. Il centro delle loro vite è stabilito su Dio e i gurus, non glorificando un leader sviato. Ananda usa la sua gente come schiavi, dissipando il loro tempo e denaro per difendere Walters e il conflitto che egli ha creato. La Chiesa di Ananda dichiara nella sua pubblicità che è una delle colonie della new age che ha avuto più successo. Un esempio vivente del sogno di Paramhansa Yogananda per le colonie di fratellanza mondiale. È così? Qui sotto c'è una lettera scritta a Mr.Walters da un membro di Ananda, che parla della loro paura profonda per la condanna e la perdita delle case e del lavoro, se soltanto essi chiedono a Mr. Walters spiegazioni sulla sua condotta. E questa la tua idea delle colonie di fratellanza mondiale? Caro Swamiji, Io spero che tu ti riprenda presto dall'intervento chirurgico. Pregherò perché tu ti possa sentire meglio al più presto. Sono stato ad Ananda per molti anni e la mia filosofia di vita è basata sugli insegnamenti del Maestro, come pure sulla tua canalizzazione degli insegnamenti del Maestro. Io ho sperimentato un grande potere spirituale provenire da te per molti anni che ha mi ha spinto ad accettare ciò che tu dicevi. Mi ricordo le storie che hai raccontato sul Maestro durante questi anni, tu mi hai ispirato a diventare un vero ricercatore e ad usare attivamente i principi della yoga specialmente nel tentativo di creare energia armonica e per realizzare il concetto di Ahimsa. Sento che desidero condividere con te i miei sentimenti su certe cose. Per molto tempo insieme a parecchie altre persone di Ananda abbiamo creduto che tu fossi infallibile perché sei un così grande insegnante. Comunque a meno che uno sia in uno stato d'illuminazione, quale quello in cui era il Maestro c'è sempre la possibilità di fare errori. Mi sto struggendo perché non voglio dire alcuna cosa che ti offenda e perché voglio esserti fedele. Allo stesso tempo, mi sento costretto a seguire i principi che tu stesso hai formato. Sono molto dispiaciuto di scriverti perché sento che se esprimerò ciò che penso forse sarò condannato da te, e dai leader della comunità. Ho parlato con circa trenta o quaranta membri di Ananda i quali vorrebbero scriverti anch'essi ma si trattengono perché potrebbero perdere il loro status nella comunità se le questioni che essi sollevano non risulteranno vere. Quando suggerii di scrivere una lettera di gruppo e di firmarla tutti insieme la loro risposta fu paura e preoccupazione. Alcune persone espressero paura perché non volevano essere ostracizzate e per il fatto che avrebbero potuto perdere il loro lavoro e possibilmente anche la loro casa. La verità è che circa il 35% della comunità vorrebbe essere libero di aprire la questione con te ma ha paura. Io non credo che il Maestro avrebbe voluto che i suoi discepoli vivessero in una comunità basata sulla paura. Soltanto quando le persone sono sicure possono parlare insieme dei loro sentimenti, la vita in comunità diventa paranoica per il fatto che dobbiamo sempre preoccuparci che nessuna persona sbagliata ascolti le nostre idee sulla verità.Quindi, io non sono capace di firmare con il mio nome in questa lettera nonostante negli anni abbia sempre firmato ogni lettera che ti ho scritto. Non mi sento bene a vivere nella paura in questo modo. Conoscevo Anne Marie e fui preoccupato di certe dichiarazioni che tu scrivesti su di lei. Non mi pare che il principio yogico di Ahimsa sia stato seguito quando affermi che lei era una rovina famiglie sempre a caccia di nuove esperienze. Sicuramente Danny che era sposato a quel tempo fu responsabile almeno al 50% nell'affare ma il tono della tua lettera era di biasimo per Anne Marie e niente fu detto sulla responsabilità di Danny. Quale ricercatore della verità io sentii fosse giusta soltanto la versione di Anne Marie. Ciò che mi seccava fu che veniva presentata una sola parte della storia che era giusta al 100% mentre l'altra versione risultava essere sbagliata al 100%.Dopo averci ragionato compresi che i fatti erano differenti da come erano stati raccontati ad Ananda. Io non so l'intera verità su questo, ma so che cosa era spiritualmente giusto fare, e cioè ascoltare tutte due le parti della storia senza condannarne nessuna. Sembra che quando Sundaram o Anne Marie parlarono furono tutti e due condannati come individui vendicativi che erano parte di un piano della SRF. Io non mi sento a mio agio se il mio nome viene trattato dalla gente come quello di un bugiardo. Questa tattica non segue i principi yogici e crea un sentimento di paura ad Ananda. Attraverso tutti gli anni in cui sono stato associato con Ananda ho ascoltato storie circa giovani donne che sono state coinvolte con te. Io non so l'intera verità. Comunque, la tua posizione di leader spirituale che ognuno sente veritiera e vicina ti da una condizione di potere sulle persone, tale da permetterti di essere romanticamente coinvolto anche senza forzarle. Io sento che c'è una grande differenza tra fare errori e continuare una relazione sessuale. Non credo che difendere il leader spirituale che è stato coinvolto in relazioni sessuali con giovani monache sia aiutare l'immagine di Ananda. Il processo ha mostrato un certo numero di donne che hanno detto di essere state coinvolte sessualmente con te. Se tu sei stato coinvolto con queste donne (anche nella tua posizione privilegiata di Swami) non mi offenderebbe più di quanto stai facendo ora per nasconderlo. Allora si mi sentirei tradito. Io amo Ananda e non voglio vedere questo lavoro meraviglioso compromesso. Ancora, ho appreso i commenti sui giornali e il parere dalle persone fuori della comunità. I giornalisti amano gli scandali degli insegnanti spirituali. Ciò che mi preoccupa di più è che se il caso va in un tribunale e delle donne testimoniano contro di te i giornalisti si concentreranno sul fatto che Ananda è solo un'altra comunità sessuale. Tu hai costruito uno splendido lavoro e non voglio vedere che alcuni errori meno importanti che hai fatto possono intaccarlo. Secondo me la migliore opzione a questo punto per la comunità e di tenere una conferenza pubblica con dei giornalisti e dire la verità. Se senti di aver fatto qualcosa di sbagliato devi ammetterlo al di fuori di un tribunale. Comunque se sarà una causa pubblica e tu attaccherai le donne dicendo che è tutto un piano della SRF, io credo che allora veramente la reputazione di Ananda potrà soffrirne. I giornalisti amano il dramma. Ma se tu semplicemente ammetti la verità la pubblica sensazione non ci sarà. Io veramente spero che tu sia aperto ad ascoltare i contenuti di questa lettera e che potrai comprendere che è stata scritta da un sincero desiderio di vedere l'integrità di Ananda continuare a sopravvivere in una comunità basata sull'apertura piuttosto che sulla paura. E sono dispiaciuto anche di dire la verità sul fatto che trovo il festival della luce tedioso e vorrei evitare di andare al servizio domenicale a causa di esso. Trovavo il servizio domenicale fatto nella vecchia maniera spiritualmente molto più ispirante. La verità è che almeno 75 membri della comunità mi ha detto privatamente di essere anch'essi tediati dal festival della luce. Mentre il 50% dei membri può trovare piacevole il festival, un altro 50% lo trova tedioso. Comunque, la gente si dispiace di raccontarti la verità, essi non trovano il festival spiritualmente elevante. Io penso che sia meraviglioso che le persone possano dirti la verità su ciò che veramente sentono per il festival e tu dovresti accogliere i loro desideri spirituali. Un leale membro di Ananda
continua con altro materiale...
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