Lettera aperta SRF nr.1

Il documento qui presentato non è completo, viene fornito quale anteprima, la versione completa può essere scaricata qui

Self-Realization Fellowship

Fondata nel 1920 da Paramahansa Yogananda

 

"E' per uno scopo divino che sono giunto in America ed è attraverso la grazia divina che questo lavoro si è sviluppato. Quello a cui ho avuto la fortuna di essere testimone durante la mia vita, è andato ben oltre i miei sogni..E' stato un sogno grandioso, un’epopea di gioia"

Paramahansa Yogananda

 

Cari amici,

sin dal 1952, giorno del suo mahasamadhi, il lavoro di Paramahansa Yogananda per la Self-Realization Fellowship  - la società da lui fondata per proseguirne la missione mondiale - ha continuato a crescere e a portare il suo messaggio universale ai ricercatori di tutto il mondo. In 75 anni di servizio, numerose sono state le pietre miliari, così come le inevitabili sfide.

Nel corso della sua vita, al presentarsi di situazioni che avrebbero potuto creare confusione e disarmonia, Paramahansaji fece tutto il possibile affinché le persone coinvolte potessero dare il meglio e allo stesso tempo avanzare con fiducia e sicurezza. In qualsiasi circostanza, egli ebbe sempre piena fiducia che la verità e l'armonia avrebbero prevalso - e mantenne sempre lo sguardo focalizzato su ciò. Questa fu la sua condotta ed incoraggiò tutti noi della SRF a fare lo stesso.

In questa ottica, vorremmo discutere con voi la "lettera aperta di Ananda - Chiesa della Auto-Realizzazione -  del 30 settembre 1995". Copia di questo documento, contenente imprecisioni e accuse infondate circa l'onestà e l' integrità della SRF e dei suoi leader, è stata ampiamente diffusa non solo presso i templi della SRF, ma anche in altri luoghi pubblici. Per amore della verità sentiamo di avere la responsabilità di presentare i fatti così come li conosciamo, nella speranza che gli evidenti fraintendimenti presenti nella lettera di Ananda vengano definitivamente risolti.

Background storico

Ananda è un'organizzazione fondata nel 1969 da J. Donald Walters, nella California del nord. Ex monaco della SRF, il sig. Walters entrò nell'ordine monastico nell'autunno del 1948 e ricevette i voti finali di sannyasa nel 1955, da Sri Daya Mata (nell'occasione gli fu dato il nome monastico di Kriyananda). Egli operò come vice presidente della SRF, dal 1960 al 1962; a quell'epoca, il consiglio d'amministrazione della SRF (composto dai discepoli più stretti di Paramahansaji, da lui personalmente istruiti ed insigniti della carica) votò all'unanimità la richiesta di dimissioni del Sig. Walters.*

Nel corso degli anni il sig. Walters ha espresso le proprie opinioni sulla SRF e sui suoi leader, in lettere ed altri scritti. Negli ultimi cinque anni, questa campagna epistolare ha subìto un escalation, ed ha assunto un tono sempre più acceso e sprezzante. Almeno una dozzina di queste lettere "aperte" scritte dal sig. Walters ed altri responsabili di Ananda, sono state distribuite ai membri di Ananda così come (non richieste) a membri della SRF. La lettera a cui si fa riferimento sopra è l'ultima di questa serie.

*Paramahansa Yogananda elencò per iscritto i discepoli che desiderava servissero nel consiglio d'amministrazione dopo la sua morte. Egli indirizzò il consiglio a scegliere, se necessario, dei membri, anche non specificatamente indicati da lui. Donald Walters non fu designato da Yogananda, ma fu eletto dagli altri membri del consiglio dopo la scomparsa del Dr. M. W. Lewis nel 1960.

(Didascalia sotto la foto di Yogananda sulla pagina 1) "La vera religione soddisfa le richieste dell'anima, non attraverso la parola ma attraverso la prova. Non ho mai voluto essere così dogmatico da smettere di usare la ragione ed il mio buon senso.Quando incontrai il mio Guru Sri Yukteswar, mi disse Molti insegnanti ti diranno di credere, poi distrarranno gli occhi della tua ragione istruendoti a seguire solo la loro logica. Ma io voglio che tu tenga aperti i tuoi occhi; non solo aprirò in te un altro occhio, l’occhio della saggezza….All’inizio della mia ricerca spirituale in India rifiutai rapidamente di entrare in una qualsiasi società perché non potevo trovare in essa una verità dimostrabile. Ma quando trovai il mio Guru e questo sentiero, vidi attraverso la mia propria esperienza che funzionava, allora diedi la mia vita per questa causa."

Paramahansa Yogananda in "L'eterna ricerca"

La SRF non ha mai risposto pubblicamente a queste lettere estremamente diffamatorie e allo stesso modo non abbiamo mai, nel rispetto della privacy del sig. Walters, coinvolto in pubblica discussione le circostanze che resero necessaria la richiesta da parte del consiglio della SRF delle sue dimissioni.* Sul piano personale, comunque, numerosi sono stati i tentativi di raggiungere una maggiore comprensione con il sig. Walters, incoraggiandolo anche a proseguire il lavoro di Paramahansaji ovunque egli fosse. Il 4 aprile 1969 Sri Daya Mata scrive:

    "Caro Kriyananda,

quando fosti sollevato dal tuo incarico ufficiale nella SRF, ti incoraggiai a proseguire nel servire il  Maestro. Ti incoraggiai anche a proseguire con le conferenze sul Maestro (se questo era tutto ciò che conoscevi e che volevi fare) e nel divulgare il suo nome ed il suo lavoro, introducendo altri nella SRF, come canale designato dal Maestro per la diffusione del Kriya Yoga e delle altre tecniche e principi yoga della SRF.

Puoi fare così tanto, anche al di fuori, per servire sinceramente il Maestro ed il suo lavoro in armonia con le sue direttive, se veramente sei di questa idea.Tutto quello che devi fare,  Kriyananda, è lasciare che le tue azioni dimostrino le tue parole di lealtà e devozione per il Maestro e per la SRF,e ci sarà così l'armonia e la divina amicizia auspicata da entrambi.** Se fossi stato in grado di fare ciò durante questi anni in cui sei stato al di fuori della SRF, le proposte contenute nelle tue lettere avrebbero potuto essere meglio considerate e senza riserve - molto più per la mutua gioia tua e della SRF, e tu sai (spero) come tutto ciò avrebbe potuto alleggerire il mio cuore. Il presente è determinato dalle azioni passate, il futuro dalle azioni del presente. Posso solo dire che tutto dipende da te.

 

Prego sempre per te e per il tuo più profondo bene spirituale. Il mio amore e la mia amicizia non cambieranno mai.

 

Nell'amore e servizio dei Guru

Daya Mata"

Dalla sue dimissioni, i responsabili della SRF hanno corrisposto con il sig.Walters e lo hanno incontrato personalmente in diverse occasioni, nel tentativo di ricercare l'armonia. Tale corrispondenza è avvenuta anche recentemente, nonostante le lettere pubblicamente denigratorie di Ananda.

Per esempio, nel 1994, Daya Mataij scrive a Walters: "In tutti questi anni non si è mai verificato un simile tentativo da parte dei leader della SRF di pubblicare, o far circolare informazioni dispregiative su di te, o su Ananda. Non nutriamo alcun rancore nei tuoi confronti, o nei confronti di alcuno di Ananda. Cerchiamo la pace e la giustizia per il lavoro del Maestro, desideriamo vivere in armonia con i devoti, così come con te. Speriamo di poter rispettare il diritto reciproco di dissentire; ma, allo stesso tempo, cercare dei punti in comune. Possa questo essere il nostro obiettivo."

* La lettera aperta di Ananda del 30 settembre 1995 sostiene che il sig. Walters fosse stato dimesso slealmente e che questa decisione fosse basata su "un'analisi emotiva dei motivi della sua azione". Tale affermazione ci ha costretto a chiarire che, comunque, tale decisione non era basata su un' analisi soggettiva del motivo che lo condussero a dare le dimissioni, ma un' azione conseguente alle sue modalità di comportamento e che la situazione era stata con lui discussa in molte occasioni, nei mesi antecedenti alle sue dimissioni.  Una di queste conversazioni, per esempio,  è documentata in una lettera che Daya Mata scrisse dall'India al consiglio d'amministrazione il 25 agosto del 1961: "Abbiamo parlato con Kriyananda puntualizzando tutto il disappunto del consiglio circa il suo comportamento e gli abbiamo precisato che eravamo preparati, se necessario, ad intraprendere delle azioni per rimuoverlo dal consiglio"

** In una lettera scritta mentre il sig. Walters era incaricato di coordinare le attività dei nostri centri e dei gruppi di meditazione, egli stesso spiega molto chiaramente i principi ai quali si attiene la SRF, principi che ora apparentemente sembra rifiutare: "come organizzazione siamo forzati a mantenere certe posizioni che non sarebbero per noi necessarie se non dovessimo tenere in considerazione il benessere degli altri membri. Nel momento in cui, per esempio, un insegnante della SRF abusa della sua posizione, come rappresentante dell'associazione, per intaccare la fede degli altri devoti, come possiamo continuare a riconoscerlo come tale? Si potrebbe dire che egli non intacca la fede delle persone nei Guru, ma solo nell'organizzazione. Ma possiamo noi amare sinceramente il Maestro e non il suo lavoro? Possiamo noi essere sinceramente fedeli al Maestro e non al suo lavoro? Possiamo noi onestamente pensare che coloro che egli ha istruito e testato per anni non sappiano quello che egli desiderava, o che non abbiano sinceramente a cuore gli interessi del suo lavoro?

"Per noi questa non è una questione personale.Lasciate che la gente ci critichi, se fa loro piacere, lasciateli persino condannarci. Questi hanno la nostra buona volontà indipendentemente dal loro atteggiamento nei nostri confronti. Ma non appena essi cominciano a diffondere la disarmonia tra i membri, questo non è più una questione puramente personale. Il benessere degli altri membri e la prosperità del prezioso lavoro del Maestro ne sono coinvolti

...continua  nella SRF open letter 1

Scarica il documento intero

Torna alla pagina dell'Archivio

 

Lettera aperta SRF nr.2

Il documento qui presentato non è completo, viene fornito quale anteprima, la versione completa può essere scaricata qui

Self-Realization Fellowship
Fondata nel 1920 da Paramahansa Yogananda


"Coloro che sono giunti alla Self-Realization Fellowship alla sincera ricerca di un intimo aiuto spirituale, riceveranno quello che stanno cercando direttamente da Dio. Che giungano mentre io risiedo ancora nel mio corpo, oppure no, la potenza di Dio, attraverso i legami dei Guru della SRF,fluirà comunque ai devoti e sarà motivo della loro salvezza"
- Paramahansa Yogananda


Cari amici,

alcuni di voi hanno chiesto informazioni su di una questione che riguarda tutti noi che abbiamo un profondo interesse nel lavoro di Gurudeva: una situazione di carattere legale che coinvolge la SRF ed un gruppo chiamato Ananda.Sin dal Gennaio del 1990, quando Ananda si ricostituì sotto il nome di"Chiesa della Self-Realization"  abbiamo dovuto affrontare una situazione provocatoria che potrebbe avere effetti significativi sul lavoro di Gurudeva - sia oggi che nel futuro.

Da allora, abbiamo brevemente accennato a questa situazione nella Voluntary League Appeal della primavera del 1990 ed abbiamo parlato o corrisposto individualmente con alcuni di voi. Nonostante non fosse abitudine di Gurudeva parlare di problemi organizzativi in questo modo, al fine di fare chiarezza sulla questione, egli riunì in diversi momenti i devoti per discutere in via informale tali argomenti. Con lo stesso spirito vorremmo ora concentrarci su quanto alcuni di voi ci hanno espresso e farvi conoscere le motivazioni per cui si è passati a vie legali nel tentativo di risolvere la questione. Sentiamo che il modo migliore di fare ciò è quello di condividere con voi, membri della nostra famiglia spirituale, alcuni degli scopi del lavoro di auto realizzazione di Gurudeva.Per meglio comprendere le nostre preoccupazioni in merito al cambio di nome di Ananda è necessario ripercorrere alcuni momenti fondamentali.

Un sacro compito

Fin dall'inizio della missione che lo portò in America, Gurudeva riversò tutte le sue energie, il suo entusiamo e l'amore divino nel compito di convogliare gli insegnamenti dei suoi Guru sul Kriya Yoga alle anime più ricettive. Egli condivise tutto liberamente con l'ispirazione che fluiva dalla sua comunione con Dio. Tuttavia Guruji era dotato di lungimirante senso pratico. Sapendo che persino gli insegnamenti divini avrebbero potuto nel tempo essere modificati dalle interpretazioni personali e dalle innovazioni, egli prese dei provvedimenti per poterli tramandare nella loro originale integra purezza. Ed è per voi - suoi studenti e discepoli - che egli creò un'organizzazione che adempiesse  alla missione affidatagli dai suoi Guru, Swami Sri Yuktsewar e Mahavatar Babaji. Come racconta il nostro Guru nella sua Autobiografia, la Self-Realization Fellowship fu costituita secondo le leggi dello Stato della California nel 1935 come associazione no-profit, "ideata per esistere in eterno". In questa organizzazione Gurudeva investì la somma del lavoro di tutta la vita,compilando e firmando un testamento e una cessione di diritti.Avendo attribuito al mantenimento della SRF i frutti della divina ispirazione e del proprio lavoro, questo è ciò che disse nel corso della prima convocazione nel 1937:

"Sono felice di aver dedicato tutti i miei libri e tutto ciò che possiedo alla causa della Self-Realization Fellowship. Sono spiritualmente legato alla causa, e certamente, faccio parte del consiglio d'amministrazione. Ma tutto è stato dedicato alla causa".

In una sua lettera autografa egli afferma:

"Non ho mai usufruito dei proventi derivanti dai miei libri e dalle riviste, essi sono di proprietà della SRF  - per diffondere il nostro lavoro e mantenere le nostre istituzioni"

Nel 1949 egli formalizza le proprie intenzioni nel Regolamento della Self-Realization Fellowship, nel quale è dichiarato:

"All'atto della costituzione della Chiesa della Self-Realization Fellowship, tutti i fondi, le proprietà, tangibili ed intangibili, di qualsiasi natura in possesso di Paramahansa Yogananda vengono affidati e trasferiti a questa organizzazione (SRF)"

Istituire un'organizzazione a livello mondiale fu un ruolo di gran lunga lontano dalla semplicità della vita negli eremi dell'antica India. Tuttavia, Gurudeva si fece volentieri carico di questa responsabilità per il bene delle anime attratte dai suoi  insegnamenti. Coloro che gli furono accanto lo conobbero non solo come amorevole Guru ed amico, ma anche come dinamico leader - egli stabilì le linee guida della propria organizzazione e non ne fondò ne autorizzò nessun'altra. Mentre la SRF cresceva e si sviluppava sotto la sua direzione, crebbe in lui un acuto interesse per ogni aspetto del suo lavoro - anche le attività legali ed amministrative* -  così da permettere a chiunque arrivasse di comprendere i suoi desideri. Il nome che Gurudeva scelse per l'organizzazione in Occidente (la sua società internazionale) era  una traduzione del nome di quella da lui fondata in India - Yogoda Satsanga -. "Yogoda" (una parola da lui stesso coniata) significa "colui che impartisce la scienza dello yoga" , e "Satsanga" significa "associazione con Dio, con la Verità, con la buona gente". Egli tradusse questo nome come "Self-Realization Fellowship" e spiegò che: "Attraverso la auto realizzazione abbiamo la comunione con Dio, e attraverso questa comunione, doniamo la divina amicizia ai sinceri ricercatori di tutte le religioni" Oggi il nome della Self-Realization Fellowship è conosciuto da centinaia di migliaia di membri ed amici in tutto il mondo, che lo associano all'organizzazione che Gurudeva fondò oltre 75 anni fa ed al messaggio del KriyaYoga.

...continua  nella SRF open letter 2

 

Scarica il documento intero

Torna alla pagina dell'Archivio

 

 

 

 

| Home | Archivio | Altri Documenti | Links | Gallery Bibliografia | Mail |