La testimonianza di J.M.

Questa testimonianza, resa da una donna molto vicina all'entourage di Kriyananda e allo stesso tempo ben inserita sia nella vita della comunità che nell'opera di Yogananda, essendo stata molti anni nella SRF, illustra da un punto di vista eccezionalmente lucido il personaggio Walters, con le sue difficoltà, ambizioni e inconfessabili paure. Il racconto, fornito durante una deposizione narra molto chiaramente la scena ed aiuta a capire quali sono realmente le ripercussioni dell'opera di Kriyananda sulla comunità. Per i lettori che desiderano capire meglio questa vicenda questo è un documento chiave che consigliamo di scaricare qui per una lettura più tranquilla. 

Io, Jxxxxx Mxxxxx, dichiaro:

Conosco l’imputato J. Donald Walters da circa 41 anni. Per circa quattro (4) o cinque (5) anni l’ho frequentato personalmente, fino a giungere ad una stretta amicizia. Faccio questa dichiarazione dalla mia conoscenza personale e se chiamata a testimoniare in tribunale lo potrei fare e lo farei con competenza.

Conosco il Sig. Walters, auto-nominatosi “Swami Kriyananda”     (“Kriyananda”), da quando ero adolescente, da circa 41 anni. Quando ero molto giovane mia madre organizzava incontri per la Self-Realization Fellowship Church (“SRF”) a casa nostra e sapevo che Kriyananda teneva saltuariamente dei sermoni a casa nostra quale ministro della SRF.

Quando ero diciassettenne diventai una rinunciante, ovvero una suora, a Mount Washington, la sede principale. Ho finito per lasciare Mount Washington a causa della mia cattiva salute, ma mi sono tenuta in contatto con una delle altre suore al Mount Washington che era un’amica intima. Questa suora mi ha fatto un commento entusiasta su Kriyananda. Kamala Silva, un ministro della SRF che era una cara amica, quasi una seconda madre, commentò che Kriyananda aveva avviato una comunità per Paramahansa Yogananda. Quindi prima ancora che lo conoscessi personalmente altri mi avevano dato l’impressione che fosse una persona di chiesa, onesta e rispettabile.

Sono venuta a contatto diretto con Kriyananda nei primi anni sessanta quando venne a trovarmi nel mio appartamento subito dopo che venne congedato dalla SRF. Chiaramente ebbe il numero di telefono da mia madre e ci siamo intrattenuti per un paio d’ore. Già nel 1966 o 1967 Kriyananda mi telefonò un giorno e disse che aveva trovato questo immobile su nella California settentrionale. Mi chiese se mi avrebbe interessato raggiungerlo lassù, “così possiamo trovare Dio”. Declinai l’offerta perché ero molto malata e perché sapevo che le condizioni primitive di una nuova comunità non erano permesse ad una persona con distrofia muscolare.

La mia amicizia con Kriyananda non cominciò, comunque, finché Kamala Silva non ebbe un infarto e fu portata da suo marito a vivere all’Ananda Village appena fuori Nevada City, in California (“Ananda”), in modo che potesse essere seguita a tempo pieno. Credo che fu durante il 1991 o il 1992. Non avevo mai visitato Ananda, ma avevo sentito dire che era una comunità graziosa. Ho fatto visita alla signora Silva in parecchie occasioni, ma telefonavo quasi quotidianamente per tenermi informata sui suoi progressi.

Alla prima visita portai dei cesti sia a Kriyananda che a sua moglie Rosanna per mostrare il mio rispetto. Dato che le portai un cesto regalo e non ci eravamo mai incontrate, Rosanna, volle incontrarmi. Kriyananda e Rosanna vennero poi giù a farmi visita e Rosanna ed io scoprimmo che avevamo molte cose in comune. La mia amicizia con Rosanna si sviluppò da quel momento in poi.

Ebbi modo di conoscere la “cerchia ristretta” dei membri ed altri membri di Ananda per il proverbiale “sentito dire” poiché non vissi mai ad Ananda e non mi unii mai alla chiesa. Per esempio, conobbi Devi perché Kriyananda mi informò in via confidenziale che Devi e il figlio di Jyotish facevano uso di droga. Quella fu la mia prima convocazione e fu promossa da me perché avevo avuto in terapia degli adolescenti al Juvenile Hall e pensavo di poterli aiutare. Qualcun altro allora mi chiese di chiamare un'altra persona che era turbata o aveva altri problemi. Spesso pensavano che avrebbe aiutato se avessi semplicemente parlato alla persona per la quale erano preoccupati. Così conobbi Jyotish e Devi Novak, Vidura e Durga Smallen e altri membri Ananda, per lo più attraverso il telefono. Inizialmente parlavamo di qualsiasi problema stessero avendo al tempo e poi, gradualmente, parlavamo regolarmente di molte altre cose. Haridas e Eileen Blake divennero amici di famiglia in modo naturale. Aiutarono all’assistenza di Kamala Silva qualche volta e diventarono amici miei. Haridas era stata preoccupata per anni riguardo al comportamento sessuale di Kriyananda e ci fece visita a casa per discutere della gravità della situazione ad Ananda.

Al tempo in cui incontrai Rosanna, Kriyananda e sua moglie Rosanna stavano evidentemente avendo delle notevoli difficoltà nell’ambito del loro matrimonio. Kriyananda sapeva che ero un avvocato qualificato e mi chiese di assisterlo per i suoi problemi matrimoniali attraverso dei consigli. A quell’epoca ero all’oscuro di qualsiasi causa tra Kriyananda e la SRF e non lo conoscevo davvero a livello personale. Tutto ciò che sapevo era che Kriyananda era stato precedentemente collegato alla SRF  e quello che mi era stato detto in precedenza dalla mia amica suora della SRF, come pure da Kamala Silva (ex ministro della SRF), nei loro favorevoli commenti su di lui. Di conseguenza acconsentii a dargli dei consigli sui suoi problemi matrimoniali. Questi consigli informali furono l’inizio della nostra stretta amicizia.

Quando iniziai a conoscere Kriyananda si stava comportando al meglio. Sembrava aperto alle mie critiche su come trattava sua moglie. Al tempo non riconoscevo il suo atteggiamento narcisista, sebbene da adolescente mi ero fatta l’idea che fosse eccentrico alla SRF. Fu l’inizio della consuetudine di telefonarmi per discutere molte faccende personali che erano nella sua testa. Sembrava vedermi quasi come una sorella, così come una confidente. Io gli facevo da cassa di risonanza in molte occasioni, in particolare quando la causa Anne-Marie lo infastidì più tardi, approssimativamente dal gennaio al maggio 1995. Allora mi chiamava regolarmente per parlare di sua moglie, del suo matrimonio e di molti altri argomenti.

Durante questo periodo, anche la mia amicizia con Rosanna continuava a progredire. Un giorno, mentre stavamo discutendo di Kriyananda e di come la trattava, dissi a Rosanna: “forse non è pronto per essere un marito perché vuole ancora essere un monaco, è distaccato.” Rosanna rispose in maniera brusca: “Non è un monaco, non è distaccato.” Più tardi, quando ebbi avuto modo di conoscerla meglio, Rosanna mi disse che Kriyananda aveva ammesso con lei che aveva fatto sesso sia con Seva Wilberg che Kalyani Deranja quando affrontò l’argomento con lui. La sua relazione con Kalyani era durata “anni”. Siccome io avevo creduto che quale “swami” Kriyananda fosse casto, rimasi scioccata. Telefonai immediatamente a Kriyananda dicendogli che Rosanna mi aveva confidato che aveva fatto sesso con Seva e con Kalyani per “anni” e gli chiesi se era vero. Lui confessò di sì.

Comunque, visto che mi aveva precedentemente detto che “viveva una vita onesta”, giustificai la sua condotta nella mia mente, credendo che quelle due relazioni fossero anomalie o sbagli momentanei da parte sua. Al momento non sapevo che Kriyananda si incontra abitualmente per sesso con membri del villaggio Ananda lungo un periodo di trenta (30) anni, un fatto che è chiaramente di conoscenza comune all’interno della “cerchia ristretta” di Kriyananda.

Rosanna mi disse pure che Kriyananda “giocava con l’energia sessuale”, che i suoi occhi si illuminavano quando vedeva delle ragazze giovani. Per esempio, una ragazza di nome Barbara, che poi sposò un membro di Ananda di nome Trip, a un certo punto aveva fatto visita a Kriyananda. Quando incontrò Barbara, Rosanna vide la sua espressione cambiare e i suoi occhi “illuminarsi”. Tenne gli occhi negli occhi di lei per ore ed era visibilmente affascinato da Barbara. Rosanna mi disse che una volta aveva sentito Kriyananda dire sottovoce: “E’ mia”. Nonostante sembrava avessero normali rapporti sessuali, Rosanna mi disse di sospettare fondatamente durante il matrimonio, che egli avesse un problema di carattere sessuale soggiacente, ma non riusciva a identificarlo.

Al tempo in cui la signora Bertolucci intentò causa a Kriyananda, Levin e Ananda, io no sapevo che quello che Anne-Marie dichiarava fosse successo, né che Kriyananda avesse storie di sesso con molte donne socie di Ananda. Kriyananda, comunque, deve aver presunto che Devi o qualcun altro mi avesse detto delle denunce nel processo di Anne-Marie, perché cominciò a farmi commenti sui suoi incontri di tipo sessuale e sul caso stesso. Allora non capivo appieno quei commenti, ma adesso hanno un senso alla luce dei fatti che ho constatato e scoperto da allora, parlando a varie donne, psicologi e membri di Ananda riguardo agli abusi sessuali di Kriyananda. Quei commenti a volte venivano nel contesto di una conversazione e a volte erano fatti senza motivo. I suoi commenti erano pure contraddittori: un momento commentava che tutti stavano mentendo e la volta dopo ammetteva di aver fatto qualcosa di quello che veniva dichiarato. In questa dichiarazione cercherò di mettere questi commenti in un qualche ordine ragionevole come meglio posso.

Dopo l’inizio del processo, Kriyananda mi disse ripetutamente che Anne-Marie Bertolucci (“Anne-Marie”) era “folle” o “pazza”, e che stava mentendo sui fatti dichiarati nel processo. Una volta commentò che “tutto ciò che le chiesi di fare fu di massaggiare le mie spalle”, e convenientemente non riusciva a ricordare il film a cui lei si riferiva. Ripeté simili commenti sulle varie donne che hanno presentato dichiarazioni sulla loro intimità sessuale con lui a sostegno del caso Anne-Marie, ovvero che “tutte quelle donne fossero isteriche, pazze” e che le donne stessero tutte “mentendo”.

Kriyananda si contraddiceva pure. Prima avrebbe negato la propria colpa nella sua interazione sessuale con donne ad Ananda e poi ammesso che aveva fatto qualcosa di “sbagliato”. Per esempio, durante una conversazione, quando era molto agitato per il caso Anne-Marie, si lagnò con me di tutte le affermazioni che varie donne stavano facendo sul suo coinvolgimento sessuale con loro. Poiché io non avevo capito affatto che era stato sessualmente intimo con membri di Ananda oltre a Seva e a Kalyani, pensavo che stesse drammatizzando troppo e cercai di calmarlo sottovalutando l’importanza del suo “problema”. Kriyananda reagì in tono arrabbiato, come se avessi fatto luce sulla situazione impropriamente, asserendo: “Janice, persone innocenti sono state ferite”, contraddicendo maggiormente una precedente affermazione che recitava: “non ho mai creduto di far del male a qualcuno.” (Un commento incomprensibile alla luce della gravità delle sue azioni sessuali).

Similmente, subito dopo che gli venne intentata causa e dopo avermi ripetutamente detto che tutte le donne erano “pazze”, “isteriche” e “mentivano”, Kriyananda mi disse “Janice, c’è del vero nelle dichiarazioni. Non sopporterei che le persone a me vicine lo scoprissero in un’aula giudiziaria. Dovrei raccontare loro dei miei problemi sessuali? Come dovrei farlo?” Io credevo innocentemente, ancora, che con le parole “problemi sessuali” si stesse riferendo solo alle sue relazioni con Seva e Kalyani e gli dissi di dire alla comunità solo quello che doveva. (Allora non conoscevo i fatti a cui faceva riferimento e non volevo che dovesse rendere pubblici tutti i suoi errori alla comunità se non necessario). Quando più tardi lo interrogai a proposito di quello che aveva detto ai seguaci più prossimi ad Ananda, egli disse: “Non ho detto ‘tutto’”. Kriyananda fece anche nuovamente delle considerazioni riguardo al problema di dire alla comunità dei suoi “problemi” sessuali: “Janice, io direi alla gente della mia [condotta sessuale], ma se lo sapessero, sarebbe tutto quello che vedrebbero in me,” non il lavoro “buono” e “spirituale” che credeva di aver fatto. Parecchi mesi prima che il processo cominciasse Kriyananda mi chiamava frequentemente, a volte quattro o cinque volte la settimana discutendo di tutto e di più, incluso il fallimento del suo matrimonio con Rosanna e dopo il processo, anche dei suoi problemi sessuali. Dato che ero un’amica intima di Rosanna, che allora risiedeva a Carmel, in California, e lui sapeva che io le parlavo abbastanza spesso, mi chiamava per parlare di lei nella speranza che le dicessi qualcosa che l’avrebbe fatta tornare da lui ad Ananda. Kriyananda è pure una persona sola e sembrava contento di parlare a me come a una sorella-confidente. Molte delle affermazioni riportate nella sua dichiarazione vennero dalle molte conversazioni che ebbi con Kriyananda durante il periodo che va dal novembre 1994 all’aprile 1995.

Il 21 febbraio 1995 l’avvocato di Kriyananda, Sheila Rush, mi chiese di firmare una lettera affermando quanto fossero meravigliosi Ananda e Kriyananda per il loro procedimento di contro-querela ed usarlo con affermazioni di altre donne in loro difesa. Al tempo io esaminai la lettera che Sheila aveva steso e la firmai. Ero ancora all’oscuro delle vere inclinazioni sessuali di Kriyananda ed ero stata convinta da lui che Anne-Marie stesse mentendo. Io contavo che Sheila avrebbe usato la lettera a sostegno di Kriyananda nella sua innocenza, approssimativamente una settimana dopo iniziai a scoprire la verità.

Sebbene credessi ancora che Kriyananda fosse innocente al tempo della mia lettera, avevo cominciato a sospettare che ci potesse essere qualcosa di più a riguardo. Per un motivo: avevo notato come varie donne di Ananda guardavano ad Elizabeth Barrett, una delle massaggiatrici di Kriyananda nei due anni precedenti. Un giorno ebbi anche una strana conversazione con Durga Smallen. Durga mi fece notare che poiché era stata male recentemente, non aveva potuto dare” a Kriyananda alcuna “energia” ultimamente, riferendosi ai massaggi che necessitava. Poi commentò: “Beh, comunque, preferisce Elizabeth e lei è lì con lui.” Io risposi: “Oh sì, Elizabeth è una guaritrice.” Durga commentò piuttosto cinicamente: “Oh, non ne so nulla, ma piace a Swami.” Quello fu il primo indizio per me che Elizabeth era intima a livello sessuale con Kriyananda.

Rosanna commentò pure che molti membri della comunità avevano detto a Rosanna che a loro sembrava, dal modo in cui un giorno Kriyananda ed Elizabeth si guardavano l’un l’altra, che Kriyananda ed Elizabeth pareva si comportassero da innamorati. Rosanna aveva pensato che fosse strano, ma non sembrò prendere sul serio i commenti.

Un giorno subito seguente, Elizabeth ed io stavamo parlando dei problemi matrimoniali di Rosanna e Kriyananda. Commentai ad Elizabeth: “Beh, Kriyananda è un monaco.” Elizabeth rispose piuttosto stranamente: “Non è pronto per essere monaco”. Lo ripeté parecchie volte per aiutarmi a cogliere il significato. “Molto meglio per tutti noi se lo fosse.” Un po’ più tardi, quando Kriyananda fu “in ritiro” a Carmel, Elizabeth mi disse che stava pensando di andare giù perché era preoccupata che Kriyananda non stesse prendendosi cura di sé”. Realizzai allora che ci doveva essere qualcosa di più nella loro relazione perché nessuno, tranne forse una moglie o un’amante, oserebbe andare a trovare qualcuno che fosse “in ritiro”. Alla fine chiesi apertamente ad Elizabeth se lei fosse sessualmente legata a Kriyananda: “Elizabeth, presumo che tu sia stata intima con lui.” Lei ammise che “sì,” era stata intima a livello sessuale con Kriyananda.

Rosanna mi disse più tardi che Kriyananda le aveva detto che Elizabeth Barrett “lo aveva aiutato a rinunciare sessualmente parlando.” Fece un simile commento con me, cioè che Elizabeth lo aveva aiutato a “rinunciare [sessualmente].” Kriyananda era piuttosto preoccupato che Rosanna si sarebbe allarmata riguardo alla sua dichiarazione di carattere sessuale a Rosanna. Gli spiegai che doveva essere attratto al fine di rinunciare. Allora fece silenzio.

Poco tempo dopo che la mia lettera venne usata all’inizio del marzo 1995, parlai a Denise Peterson di ciò che Kriyananda le aveva fatto. Ottenni anche delle copie delle varie dichiarazioni formulate da precedenti donne socie di Ananda, che testimoniarono sul proprio abuso sessuale da parte di Kriyananda. L’argomento decisivo fu un colloquio con uno psicologo che aveva avuto in cura diverse donne profondamente traumatizzate dalle azioni sessuali di Kriyananda con loro. Quelle donne non si sono unite alla querela a causa della gravità del loro trauma. Da questo stimato professionista della salute appresi dei fatti su donne devastate fisicamente, mentalmente e spiritualmente dalle peccaminose azioni di Kriyananda. Alcune non si sono riprese completamente. Per dirla con moderazione fui scioccata, scandalizzata e arrabbiata che Kriyananda usasse il suo potere quale leader religioso Ananda per ottenere gratificazione sessuale dalle donne di Ananda, e della sua totale mancanza di coscienza. Ero determinata a discutere di questi problemi con Kriyananda, scoprire di più sulla situazione e cercare di convincerlo ad abbandonare la sua condotta.

Dopo che Kriyananda fu operato a cuore aperto disse che doveva restare calmo. Ogni volta che cercavo di portare l’argomento nel discorso lui rifiutava di parlarne, dicendo “potrei morire, non posso discuterne ora”. Durante un’altra conversazione, quando Kriyananda era molto turbato perché Denise Peterson aveva contattato parecchie persone di Ananda riguardo al suo comportamento, egli comparò la sua condotta sessuale a quella di un alcolizzato, asserendo che quando una persona è alcolizzata, non si tira questa cosa in ballo quando sta cercando di riprendersi.” Ma quando cercai di continuare la conversazione, rifiutò nuovamente dicendo che parlare poteva “ucciderlo” e che non voleva parlarne. La reazione di Kriyananda fu particolarmente scioccante dopo che ebbi parlato con Denise Peterson perché non mostrò normali sentimenti di rimorso o comprensione del male che aveva fatto. Mi chiese cosa lei avesse voluto. Riferii che avrebbe voluto delle scuse. (Denise non le aveva realmente chieste). Mostrando un comportamento totalmente narcisistico egli commentò: “E’ facile, non vogliamo che chiami nessun altro.” In altre parole fermiamola prima che la notizia si diffonda ad Ananda.

Nello stesso periodo però, quando sollevai la questione con Jyotish, braccio destro di Kriyananda, Jyotish commentò che “probabilmente sarebbe stato meglio se Kriyananda avesse ammesso i suoi problemi sessuali alla comunità, che si sarebbe sentito meglio con sé stesso a discutere apertamente la situazione.” Commentarono pure che erano impossibilitati ad intavolare l’argomento perché dicevano che Kriyananda non aveva abbastanza fiducia in loro e speravano che io lo avrei incoraggiato a dire la verità alla sua comunità. Si rendevano anche conto che Kriyananda stava incolpando la SRF e sapevano che non era giusto. Stavano sperando che Kriyananda affrontasse la situazione onestamente invece di dilungarsi nelle sue solite false giustificazioni. Secondo Devi, Jyotish non si faceva un problema morale del peccaminoso abuso sessuale di Kriyananda. Dopo aver chiesto diverse volte se ne faceva un problema per essere certa di aver sentito bene, lei mi assicurò che non ne faceva assolutamente un problema. È normale nei culti religiosi per uno che sottomette sé stesso all’essere “in sintonia” col suo guru nell’“amore incondizionato”, rimpiazzare i propri naturali valori morali per i valori “sacri” del leader. Jyotish non sembrava affatto disturbato dalla condotta sessuale di Kriyananda. Devi mi disse che le sole cose che infastidivano Jyotish erano le politiche di Kriyananda rispetto agli affari della comunità e cose del genere. Questa coscienza era a me incomprensibile viste le orribili azioni di Kriyananda verso donne innocenti che lo veneravano.

In marzo o nei primi dell’aprile 1995, dopo che ebbe cominciato a riprendersi dall’operazione al cuore, Kriyananda divenne molto turbato, sembra perché scoprì che Crystal Clarity era in debito approssimativamente di $ 700,000 – 800,000, forse di più. Ciò venne in aggiunta allo “stress” di difendersi nel caso Anne-Marie. Kriyananda mi disse che aveva deciso di andare alle Hawaii. Uno o due giorni dopo che mi ebbe detto che si era fatto prendere i biglietti aerei per il suo viaggio hawaiano dalla segretaria, Kriyananda ricevette una lettera da un membro femminile di Ananda, Anandi Cornell. La lettera della signora Cornell gli diceva che lei sapeva della sua attività sessuale da “anni” e pensava che il caso Anne-Marie lo avrebbe “purificato”. Sottolineava il fatto della confusione in cui una donna sarebbe versata facendo sesso col suo maestro spirituale. Indagava pure se egli avesse chiesto il perdono da ogni donna. Kriyananda si arrabbiò molto per le sue leggere critiche. Sembra che Kriyananda disse ai suoi amici più stretti che stava andando alle Hawaii per “riprendersi” da questa “terribile” lettera, che lo aveva deciso a partire. (Io sapevo comunque, che la segretaria di Kriyananda aveva chiamato per prenotare i suoi biglietti aerei per le Hawaii uno o due giorni prima che ricevesse la lettera, come detto sopra.)

Durante una conversazione qualche tempo prima che Kriyananda partisse per le Hawaii e quando era molto turbato rispetto al caso Anne-Marie, Kriyananda mi disse che originariamente stava per lasciare Ananda permanentemente poiché i suoi “problemi” sessuali sarebbero stati portati alla luce. Io presunsi che intendeva che i leaders della comunità Ananda avrebbero fatto grosse dispute sulla sua condotta sessuale e che lui avesse paura di ciò che sarebbe accaduto se o quando si fosse saputo. Commentò che aveva cambiato idea, chiunque ne avesse fatto un problema poteva andarsene. Poi per una seconda volta decise di andarsene per sempre, dicendo “non tornerò a meno che la Madre Divina mi dica di tornare. Sembrava che avesse uno scoppio emotivo a causa dei debiti di Crystal Clarity e la pressione e l’imbarazzo del caso in tribunale con Anne-Marie e (disse lui) la lettera di Anandi Cornell. Nessuno vicino a lui sembrò prenderlo seriamente. (Appena prima che tornasse dalle Hawaii, nessuno che lo conoscesse rimase sorprese quando decise, convenientemente, di tornare ancora, ripetendo in maniera quasi spaccona: ”Chiunque (i membri della comunità Ananda), ne faccia un problema può andarsene, io non me ne andrò.”

Il giorno in cui Kriyananda volò alle Hawaii, andai all’aeroporto per cercare di parlargli privatamente del suo usare le donne di Ananda per sesso, e inoltre dell’orribile trauma che le sua vittime subivano. Sapevo che il suo negare era un tradimento dei nostri insegnamenti spirituali su tutti i livelli di comprensione. Kriyananda, comunque, arrivò all’aeroporto già molto tardi per il suo aereo e non riuscii a parlare con lui tranne che per dirgli arrivederci. In ogni modo parlai con Sheila Rush dopo che Kriyananda fu salito a bordo dell’aereo. Sheila apparve piuttosto sconvolta e disse quasi scioccata che Kriyananda “non si stava comportando come se fosse in sé a Palo Alto”,  come se egli fosse visibilmente molto turbato dal caso Anne-Marie. Sheila disse poi: “Janice, pensa, mi ha detto che non ha mai usato la sua volontà in quegli atti.” Dal contesto della conversazione sapevo che si stava riferendo agli atti intimi a livello sessuale di Kriyananda con le varie donne di Ananda. Sheila continuò dicendo che aveva chiesto ad Asha Praver cosa intendesse Kriyananda con quell’affermazione. Asha pare che rispose a Sheila: “Beh, credo che fosse fuori del suo controllo.” Sheila aveva un’espressione stupita in volto mentre mi riportava quel commento. La sua espressione e le parole confuse dimostravano il tipico comportamento visto nei culti. Ella stava chiaramente tentando di rimpiazzare il proprio discernere cosa sia decente e morale con le azioni moralmente malate del suo “guru”. Poi mi confidò che Kriyananda era “la sua vita”; intendendo il centro della sua intera esistenza. Abbiamo discusso della lettera di Anandi ed io la informai che era molto rispettosa.

Mentre Kriyananda era alle Hawaii mi parlò della “terribile” lettera di Anandi, che lui credeva lo criticasse in modo inaccettabile, e degli argomenti sollevati nella lettera. (Era la sua incapacità ad accettare persino la critica occasionale più sottile e rispettosa, che era sparsa nella lettera, la quale era peraltro piena di apprezzamento. Mi scioccò nel farmi comprendere che il narcisismo di Kriyananda era acuto, e mi sembrava che fossero mostrati da lui anche altri disordini della personalità.) Egli mi lesse parecchie righe della lettera specificando “che ogni donna sarebbe stata confusa facendo sesso col suo maestro spirituale” e che lei sperava “che a livello di preghiera interiore lui avesse chiesto alle donne il loro perdono”. Mi chiese cosa ella intendesse con quelle affermazioni e poi commentò: “Janice, se questo è vero, allora devo essere una cattiva persona”, dicendo pure che allora la sua vita intera sarebbe stata “un errore”.

Dal contesto, compresi che intendeva che se ciò che l’autrice della lettera diceva era vero, allora lui era una cattiva persona. E giacché Kriyananda non poteva credere di essere una cattiva persona, allora quello che Anandi stava dicendo era falso. In altre parole, Kriyananda si autoconvinceva che quella donna era confusa, che lui non usava il potere per sesso, perché quello è ciò che una cattiva persona farebbe e tutto ciò di buono che credeva aver fatto ad Ananda sarebbe stato senza valore. Questo era il tipo di logica contorta e perversa che seguiva Kriyananda. Quella stessa logica perversa era particolarmente chiara nei commenti contenuti nella lettera su cui fermava l’attenzione, ovvero che quella donna sapeva da molti anni del suo comportamento sessuale, aveva sempre creduto che fossero affari suoi e che non lo giudicava. Inoltre, ella aveva asserito che pensava che forse il processo Anne-Marie lo poteva “purificare”, e che era preoccupata che la comunità avesse bisogno di essere informata a qualche livello delle sua attività sessuali, perché poche persone avevano letto le dichiarazioni. In altre parole, lei non pensava fosse saggio tentare di coprire le cose e voleva rispettosamente sapere cosa dire agli altri membri di Ananda.

Durante questa stessa conversazione, Kriyananda cominciò a strepitare farneticando che tutte le donne che avevano scritto dichiarazioni contro di lui erano “isteriche” e che lui non aveva fatto altro che “benedire” e “aiutare” loro. L’uso del termine “benedire” da parte di Kriyananda per descrivere i suoi incontri sessuali con femmine di Ananda era offensivo allora come lo è adesso ripetuto sulla carta, ma mi morsi la lingua nell’attesa del tempo in cui avrei potuto raggiungerlo, in qualche modo, in una conversazione futura. Nello shock delle sue orrende considerazioni sul “benedire e aiutare le donne” e con l’eco dell’incredibile trauma causato loro da Kriyananda (per alcune la vita è ancora influenzata dai suoi peccaminosi atti sessuali), gli scrissi una lettera per affrontare quegli argomenti e quello della totale assenza di una coscienza normale che avevo notato nel suo comportamento.

In un altro punto nella conversazione Kriyananda disse: “Non ho usato la mia volontà su di loro”, intendendo che non usava la sua volontà sulle donne di Ananda per ottenere sesso. In una conversazione telefonica successiva, gli stessi commenti che Sheila mi aveva detto fece a lei.

Kriyananda mi telefonò dalle Hawaii nuovamente più tardi per il mio compleanno, a metà aprile del 1995. Parlammo brevemente e lo ringraziai per i fiori che aveva mandato per l’occasione. Gli dissi che gli stavo inviando una lettera e che non si doveva turbare troppo per quello che essa diceva. Gli spedii la lettera nell’aprile 1995 (veramente scordai di datarla), per espresso parecchi giorni dopo. Kriyananda mi chiamò uno o due giorni dopo con un tono di voce molto agitato e arrabbiato, ma negò che avesse ricevuto la mia lettera quando glielo chiesi. Dai continui commenti sprezzanti e taglienti che faceva e dal tono di voce arrabbiato durante la nostra breve conversazione, comunque, era chiaro che di fatto l’aveva ricevuta.

Kriyananda mi telefonò ancora, tardi la notte seguente. Disse che aveva ricevuto la mia lettera e voleva discuterne. Suonava molto più calmo della notte precedente. Parlammo per due o tre ore fino a molto dopo mezzanotte. Sembrava anche volesse placarmi e in qualche modo convincermi a non essere arrabbiata con lui, come indicava il tono della mia lettera. Insistette che mi ero “rivoltata contro di lui” perché Rosanna aveva “avvelenato” la mia mente. Provò anche a ritornare sui suoi passi rispetto ad alcuni dei commenti particolarmente offensivi che aveva fatto durante la precedente conversazione. Per esempio, nella mia lettera lo avevo criticato per pretendere che l’intimità sessuale con quelle donne era “benedire” loro. Riguardo alla sua considerazione di “benedire” Kriyananda disse: “Oh Janice, non intendevo quello, stavo solo cercando di farlo suonare meglio.”

Kriyananda si offese molto alle affermazioni che avevo fatto nella mia lettera, sebbene avessi cercato di formulare le cose con molto tatto e in maniera inoffensiva, per tentare di aiutarlo a capire piuttosto che farlo arrabbiare. Fu particolarmente offeso dalle mie considerazioni che fosse assolutamente scorretto per lui usare potere e autorità di leader religioso Ananda, per ottenere sesso dalle residenti di Ananda, come aveva fatto. Gli dissi: “Non si usa il proprio potere per fare sesso. Feci notare che i nostri dettami spirituali alla SRF mettevano in guardia dall’usare il magnetismo in questa o quella maniera. Quelle donne pensavano che tu fossi spirituale, pensavano che eri un Dio e tu le hai portate a questo.” Al che rise in tono assolutamente maligno e disse in maniera distaccata e casuale “beh, è un problema loro. Io non le ho forzate. Non dovevano pensare a me in modo spirituale.” C’era una totale mancanza di coscienza, rimorso o sentimento nelle sue parole, così come nel suo tono. Ero inorridita.

E aggiunse: “Janice, sono stato da maestri religiosi e non ho agito da isterico e folle come queste donne. Sono stato deluso da alcuni maestri religiosi in quanto potevano non concordare con me su certe cose riguardo al mio guru e altri fattori, e non ho agito come queste donne.” Allora dissi: “Sì, ma loro non hanno fatto sesso con te.” Kriyananda rimase zitto dopo questa considerazione. La nostra discussione ovviamente lo turbava e alla fine disse con voce tremante: “Non mi vuoi concedere questo, che pure queste donne erano coinvolte.” Io risposi: “Beh, direi che era il loro karma.” Non volevo prendere parte ad assistere Kriyananda nel suo razionalizzare la colpa per l’uso sessuale che aveva fatto di quelle donne.

Kriyananda utilizzò anche la solita scusa che era “solo” per spiegare i suoi “problemi” sessuali. Ad un certo punto nella nostra conversazione, si infastidì molto e disse : “Non ho avuto la possibilità di lavorare su me stesso fino agli anni ‘80”. Quando gli dissi che avrebbe dovuto lavorare su di sé prima di diventare un leader religioso, così da controllare i suoi impulsi sessuali, rispose; “ma sarei impazzito…” Gli dissi pure che lo avrei portato da uno psicologo anni fa se avessi saputo delle proporzioni dei suoi “problemi” sessuali.

La nostra conversazione è continuata. Nella mia lettera avevo scritto che non credevo che il “problema” di Kriyananda fosse il sesso. Implicavo un problema della personalità più profondo e sinistro. Lui mi fece notare che ero nel giusto su quella faccenda, dicendo: “Sì Janice, hai ragione.” Sembrava interessato in ciò che avevo concluso fosse veramente il suo “problema”, ma non risposi mai direttamente a quelle domande, bensì feci diverse considerazioni sulla sua infanzia e certi periodi difficili che deve aver passato. È stato mandato via da casa all’età di nove anni. Poi gli raccontai la storia di come quando ero in visita dai miei zii a Seattle a tredici anni, mio cugino si era spogliato di fronte a me, ma che io avevo guardato dall’altra parte ed evitato di vedere qualsiasi cosa. Kriyananda sembrò pensare che la mia storia fosse meravigliosa e in verità ridacchiò, dicendo: “Beh, anche quello era sesso”, riferendosi chiaramente ai suoi “problemi” sessuali. (A causa della sua sorridente, quasi timida reazione alla mia storia, dedussi che Kriyananda aveva capito che intendevo che come non avevo risposto a mio cugino, le donne di Ananda non avrebbero dovuto rispondere alle avances sessuali di Kriyananda). Chiaramente aveva capito che intendevo che biasimavo le donne per aver reagito alle avances sessuali di Kriyananda e che biasimavo sia loro che Kriyananda per aver permesso che avvenisse l’intimità sessuale. (Si sbagliava naturalmente). Kriyananda disse poi: “Queste donne sono tutte isteriche.” Risposi: “No, niente affatto.” Più tardi commentò che era “colpa” delle donne il “venerarlo” (e quindi lasciargli fare i suoi comodi sessuali).

Avevo anche rimarcato per telefono che c’era un movimento per smascherare lui e i suoi abusi sessuali ai danni delle donne di Ananda. Kriyananda rispose a quella notizia in maniera infantile e suscettibile, ma quasi come se avesse qualche segreto meraviglioso: “Non ho fatto del male a nessuno per 14 anni.” Poi aggiunse sottovoce rivolto a sé stesso che io non lo sapevo, e quasi fiero: “Ho ferito una persona, Janice. Tu non lo sai. Devo fare qualcosa per lei.” Concluse la conversazione con la stessa affermazione di diniego che usò con Sheila, che non aveva usato la sua “volontà” in quegli atti sessuali e ciò li rendeva accettabili. Disgustata oltre ogni dire, affrontai questa assurdità nella mia prima lettera di maggio dicendo: “A meno che tu non abbia una grave malattia al cervello, la sifilide o la schizofrenia, o sei posseduto da un’entità, la tua “volontà” è stata presente in ogni momento.” (Lo informai poi che non aveva alcuno di quei sintomi).

I miei contatti con Kriyananda dopo quella conversazione furono limitati perché mi resi conto che non sarebbe cambiato ed ero atterrita dalla sua incapacità di maneggiare la realtà. Lo richiamai il giorno dopo per vedere se stava bene fisicamente (a causa del suo cuore), dopo la nostra conversazione e Kriyananda disse che stava bene e che non aveva considerato la mia lettera come una lettera di critiche. Sembrava non riuscire ad accettare la realtà all’interno di un normale schema di coscienza. Questa reazione errata alle affermazioni riguardo al karma delle donne sembrò prevalere sulla sua comprensione e negazione. Il 1° maggio 1995 scrissi a Kriyananda un’altra lettera, meno diplomatica, su come quello che stava facendo fosse sbagliato, compreso l’argomento della lettera dell’aprile 1995. La lettera lo informava anche che stavo per andare in “ritiro” e di non contattarmi per un po’. In quella lettera io includevo il suo diniego, ciò per far continuare l’amicizia, sarei dovuta diventare un’ipocrita se avessi negato tutti i principi spirituali che ritengo veri. Il male che ha fatto alle donne ed il male estremo perpetuato travisando Yogananda e i suoi insegnamenti; inoltre  quale maestro spirituale si presumeva che portasse via le persone dal sesso, e non verso gli atti sessuali. Gli facevo sapere con forza che la SRF non era collegata col caso in tribunale delle donne abusate e gli dissi che nessuno ha il diritto di danneggiare la SRF a prescindere dai disaccordi. Contestai il suo bisogno malato di soggiogare le donne e il suo comportamento narcisistico in generale rispetto alle critiche e, dulcis in fundo, lo descrissi uno psicopatico del comportamento, da un certo punto di vista. Poi lui tornò a Palo Alto dalle Hawaii e mi telefonò da Palo Alto. Non gli parlai e non ricambiai la sua chiamata. Da allora ho ricevuto diverse lettere da Kriyananda, ma non gli ho parlato. Più tardi ho fatto un tentativo per farmi telefonare da Kriyananda, a un certo punto di maggio, dopo aver parlato a numerosi psicologi del grave disordine della personalità di Kriyananda. Mi incoraggiarono a fare uno sforzo per contattarlo, poiché consideravano piuttosto raro per un individuo coi suoi sintomi fidarsi di un altro, come Kriyananda aveva fatto con me. Allora sentii la responsabilità di provare ancora una volta, sebbene non mi aspettassi che sarebbe servito. Dopo avergli dato un mese circa, cambiai il mio numero di telefono, così che non avrebbe potuto raggiungermi. (Non pensavo che avrebbe abboccato all’amo e le sue chiamate e lettere avevano turbato la mia famiglia.) Ero stata subito conscia, quasi immediatamente, dalla mia prima visita ad Ananda, che mancava qualcosa nelle opinioni sull’uguaglianza delle donne, sebbene non potessi provarlo a quel tempo. Lea Philpott (Lea Hoogendyk), la domestica di Kriyananda, ministro di Ananda e membro della cerchia ristretta di Kriyananda fece la considerazione sbalorditiva che le donne diventavano strane o bizzarre nei gruppi senza “energia maschile”. Sottintendeva che era molto importante per le donne stare vicino agli uomini per un bilanciamento emotivo. Dato che ciò non faceva in alcun modo parte dei nostri insegnamenti religiosi alla SRF, percepivo che mancava qualcosa, specialmente considerato che lei era un ministro Ananda e ovviamente avrebbe dovuto conoscere i nostri insegnamenti spirituali. Inoltre, molto prima che il processo iniziasse, notai nelle lezioni di Kriyananda in 14 fasi verso la consapevolezza superiore, dei commenti avvilenti sulle donne. Lo affrontai riguardo alle affermazioni che mi aveva fatto al telefono e si mise sulla difensiva in maniera anomala. “Poiché in tutti i campi, persino quelli considerati di dominio delle donne, di solito (non sempre) è l’uomo a eccellere”, era una di tali affermazioni. I commenti sciovinisti di Kriyananda appaiono numerosi nei suoi scritti. È stato poi forzato a cambiarne un po’, perché Devi mi disse che c’erano state troppe lamentele dal pubblico. I commenti sciovinisti di Kriyananda non si limitavano solo ai suoi scritti. Una delle assurde considerazioni che fece fu che le donne non sono state discriminate, nemmeno nei Paesi del terzo mondo. Che esse hanno sempre avuto il potere e l’hanno usato per manipolare gli uomini. Apparve chiaro, quasi all’inizio del nostro rapporto che aveva gravi problemi subconsci e ostilità repressa verso le donne e mostrava il bisogno di sottometterle. Non mi sognavo comunque, che i suoi problemi psicologici si fossero estesi alla sua perversione sessuale e che avessero in vari modi un’influenza profonda sulla sua comunità rispetto all’asservimento delle donne.

Kriyananda sembra avere un’opinione molto bassa delle donne. Per esempio, Kriyananda va in giro per Ananda dicendo che le donne non sono dei buoni leader e biasimando Daya Mata della SRF, la leader della SRF, per molti dei suoi problemi. Mi fece notare durante una conversazione come non avesse nessuna donna nelle posizioni più elevate della direzione di Ananda, con un’eccezione in un centro Ananda (non a Nevada City). Una volta gli raccontai una storia in cui Anandamayi Ma, una donna guru in India che aveva sia vedute tradizionali che moderne, disse che il mondo non sarà spiritualmente avanzato finché non raggiunge un livello di uguaglianza [tra uomo e donna, fra gli altri]. Anandamayi Ma continuava, dicendo che quando il mondo avrà l’uguaglianza, le donne saranno al timone e gli uomini “remeranno”. Kriyananda fu molto infastidito da quella storia e insisté che era stata tradotta in inglese in maniera errata. Devi una volta ammise con convinzione che “a Kriyananda non piacciono le donne”. Così egli usa sessualmente i suoi discepoli donna mentre mentalmente le rimprovera di cedere.  Ero presente quando affermò pubblicamente che non gli “piacciono molto le donne”, appena prima o dopo che chiamasse gli omossessuali “i derelitti della società”. Devi descrisse anche i problemi nella sua personalità piuttosto bene, dicendomi che “nessuno potrebbe essere sposato con Kriyananda a meno che non avesse assolutamente alcuna aspettativa”. Diede una forte inflessione alle parole (cioè enfatizzò le parole). Per me voleva dire uno che è incapace di normale empatia  e sentimento. Aggiunse poi: “Non mi fraintendere, Swami può essere molto affascinante.” Stava descrivendo una personalità psicopatica come un libro stampato. Quel tipo di personalità non ha una coscienza normale, ma generalmente sono piuttosto affascinanti e insolitamente magnetici in un certo qual modo.

Kriyananda ha anche un brutto carattere ed è incapace di accettare qualsiasi tipo di critica, un fenomeno di cui sono stata testimone in diverse occasioni e che è risaputo ad Ananda. Haridas Blake mi disse un giorni riguardo alla mia lettera dell’aprile 1995: “Janice, tu sei molto coraggiosa a scrivere questa lettera a Kriyananda [criticandolo]. Tu sai che una volta che lo fai, lui ti perseguiterà e s’inventerà una calunnia. L’ho visto usare maldicenze per influenzare sottilmente la comunità e farle credere esattamente quello che vuole farle credere. Ho visto tutto attraverso gli anni: chiunque lo critica le prenderà sul collo”. Haridas mi disse anche che quando andò da Kriyananda appena prima del viaggio di questi alle Hawaii per cercare di farlo venire avanti a raccontare alla comunità la verità sulla sua condotta sessuale, fu un’esperienza terribile. Haridas mi disse che Kriyananda continuò a negare che avesse fatto qualcosa di sbagliato e Haridas continuò a ricordargli delle molte donne coinvolte. La reazione di Durga ad Haridas, secondo questi, fu: “Beh, qualcuno glielo doveva dire”. Similmente quando Kriyananda fu così infastidito dalla “terribile” lettera di Anandi Cornell che in qualche modo lo rimproverava per il suo comportamento, Vidura Smallen disse ad Anandi durante un incontro privato fatto apposta, che egli poteva “aver scritto ogni parola di quella lettera da sé, ma che il “momento” era sbagliato” (intendendo che Kriyananda non sopportava critiche, almeno non in quel momento).

Interessante è, comunque, che Kriyananda nega di essere incapace di accettare critiche. Ho commentato in parecchie occasioni che non si rapportava agli altri o non li capiva quando lo criticavano. Anche quando gli dissi durante una conversazione di due ore, quando era alle Hawaii, che io non lo avrei “adulato” come i suoi seguaci di Ananda, egli protestò, dicendo: “Io non li capisco. Non mi riesco a rapportare a loro.”

L’incapacità di Kriyananda di accettare le critiche è combinata con la sua convinzione che lui sia “il canale di Dio”. Mi ha detto ripetutamente, come dice agli altri, che i membri di Ananda sono così “fortunati” ad avere a che fare con un “diretto discepolo di Yogananda.”, cioè il loro “canale” che li porterà alla “Realizzazione di Dio.”

Rosanna mi ha detto di recente che Kriyandanda le disse: “Posso cambiare tutti. Ho il potere di cambiare la mente di chiunque e cambiare le loro opinioni.” Rosanna mi ha detto che Kriyananda si infuriò quando lei una volta, avendo osservato come lui usava le persone gliene aveva parlato. Rosanna mi disse anche che un giorno Kriyananda le disse, quando erano ancora sposati, che Firmala Schuppe avrebbe voluto avere contatti sessuali con lui, ma Kriyananda non voleva, ecco perché, (come disse Rosanna), riferì a Firmala: “Sono troppo grosso per te.” Rosanna rimase scioccata alla cruda affermazione. Un giorno Kriyananda disse a Rosanna: “La gente dice che sono saggio, quindi devo esserlo.” Poi, più tardi, Kriyananda informò Rosanna: “Ho l’ultima parola qui [ riferendosi ad Ananda]” in tono vanitoso ed egoistico.

L’incapacità di Kriyananda di accettare critiche ha formato un’anomala fissazione all’interno della sua mente riguardo alla SRF, specialmente su Daya Mata. L’ho notato in prima persona e Jyotish e Devi e Rosanna mi hanno confermato le stesse notizie sulla sua sindrome anormale. Ogni giorno da quando lo conoscono, quasi senza eccezioni, e in loro presenza, egli si è lamentato della stessa storia o una simile riguardo alla SRF e al suo distacco. Se non tocca l’argomento congedo, sarà qualche altro commento negativo sulla SRF. Egli sembra così fissato con la SRF che Devi, frustrata mi disse che anni fa furono invitati a cena con Kriyananda e Jyotish disse esasperato: “Vorrei che per una volta non parlasse della SRF.” Jyotish e Devi uscirono dalla regola di non pensare per conto proprio quando mi confidarono che il loro “swami” avrebbe potuto non trovare la realizzazione di Dio e quindi la totale libertà spirituale, a meno che non avesse superato questa ossessione e l’attaccamento anomalo. Essi credevano che fosse attaccamento specialmente verso Daya Mata e un pericoloso ostacolo per Kriyananda sul cammino spirituale. Rosanna si lagnava con me che rimase sbalordita quando constatò il problema di Kriyananda con questa ossessione per Daya Mata (e probabilmente pure per il consiglio di amministrazione della SRF, ma in minor proporzione). Provò ad aiutarlo ad arrivare a una sorta di pace col passato incoraggiandolo a cercare di lasciarsi andare emotivamente all’interno della sua coscienza e lo incoraggiò pure a tentare di smettere di parlare del distacco dalla SRF ogni giorno. Lei sapeva che egli aveva una grave anomalia nei confronti della sua incapacità di trattare con la situazione passata, ma era impotente ad aiutarlo completamente in questo poiché i problemi psicologici erano profondi in Kriyananda.

Un’altra volta per telefono Kriyananda, nella sua sordida coscienza, mi fece un commento spaventoso riguardo al suo perverso comportamento sessuale e alla sua frattura con la realtà. Disse: “Beh, hanno cominciato loro”, intendendo che la SRF era da biasimare per gli avvilenti atti sessuali che aveva commesso con le donne. La sua mente in qualche modo reprimeva la sua profonda rabbia verso la SRF per quello che pensava fosse un trattamento ingiusto ed è tutto mescolato in una forma di diniego, ostilità e, secondo me, vera follia. Vista la gravità della sua fissazione, non sorprende il fatto che Daya Mata e i membri del consiglio di amministrazione della SRF sarebbero il fulcro anomalo della sua frustrazione dovuta alla sua incapacità di affrontare la realtà da molti punti di vista, restando in costante negazione delle sua azioni, egli usa la SRF come capro espiatorio.

Kriyananda mi disse in parecchie occasioni che pensava di essere il figlio più piccolo di Yogananda in una vita precedente e quindi era un “re” al suo tempo. Kriyananda crede perciò che essendo lui un “re”, Ananda è il suo “regno” di questi giorni. All’inizio Kriyananda mi disse che voleva che Rosanna prendesse il controllo di Ananda, dato che era la “regina” essendo sposata con Kriyananda, il “re”. Poi, dopo che Rosanna e lui avevano divorziato, e Rosanna rifiutava di associarsi ancora a lui, Kriyananda mi disse che voleva che suo nipote subentrasse su Ananda perché “Jyotish non ha magnetismo”. Questo nonostante il fatto che suo nipote non fosse un devoto, che io sappia, e non fosse a conoscenza degli insegnamenti di Paramahansa Yogananda o dei suoi precetti. Kriyananda più tardi si addolcì e commentò: “Beh, credo che non debba essere genetico.” Poi si lasciò andare ancora di più decidendo infine che “non si poteva preoccupare di Ananda dopo essere morto.”

Una storia che Kriyananda mi ha raccontato ripetutamente (così come a molti dei membri di Ananda) è una storia che usa per far sentire quelli vicini a lui dispiaciuti per lui. Sembra anche utilizzare la storia allo scopo di giustificare il proprio comportamento sessuale e la conseguente dissimulazione. Secondo Kriyananda, una notte vide questa ragazza e provò un’attrazione tale che non riuscì a tornare all’eremo. Invece si fece registrare in un motel e pianse tutta la notte. Similmente, mi raccontò un’altra storia della sua gioventù. Secondo Kriyananda, quando era un monaco della SRF al Mount Washington, Kriyananda disse a Yogananda della sua “forte pulsione sessuale.” Yogananda apparentemente gli disse di non parlarne con nessun altro. Kriyananda ora usa questa storia per giustificare il tener nascosti il più possibile ai membri di Ananda i suoi “problemi” sessuali.

Kriyananda ha pure questa teoria che sia un bene “dilettarsi col peccato”, ovvero, nel momento in cui tu cerchi di superare le tue colpe, va bene se non sei capace di superarle. Così, persino se non sei capace di superare le tue “colpe”, diventerai comunque spirituale e potrai fare buone cose con magnetismo. Questa è una facile forma di giustificazione e negazione che lui usa in quanto vive una doppia vita di soggiogamento sessuale delle donne e altre attività negative di autogratificazione.

Ho anche udito commenti di diverse persone che mi portano a credere che Kriyananda funga da paraninfo con i membri di Ananda. Firmala, per esempio, sembra abbia chiesto a Kriyananda quale di due uomini doveva sposare. Egli ha pure incoraggiato delle coppie a restare insieme senza tenere conto delle sofferenze mentali ed emotive che poteva provare la donna. Il giudizio normale viene accantonato per dare a Kriyananda l’ultima parola su tutte le faccende delle loro vite. Ho osservato che in parecchi matrimoni dove i mariti avevano commesso gravi errori, Kriyananda cercava di biasimare principalmente le mogli per i problemi. Per esempio, Karen Levin mi disse che aveva parlato a Kriyananda e aveva poi biasimato sé stessa per la sleale condotta sessuale di Danni Levin con Anne-Marie. Sapevo da Devi Novak che gli atti di Danny Levin erano spaventosamente sordidi. Devi Novak mi menzionò il suo disgustoso comportamento perché Jyotish e Devi come azione disciplinare lo congedarono da Ministro di Ananda. Devi mi fece parola parecchie volte del suo shock e sgomento per il comportamento di Danny Levin. Era piuttosto ovvio per me che Kriyananda aveva messo di proposito Karen Levin in un viaggio della colpa. Appariva perfino più malevolo che in circostanze abituali perché Karen è anche malata di cancro e crede che Kriyananda sia un sacro “canale” per la realizzazione di Dio.

Molti dei seguaci vicini a Kriyananda sono ben consapevoli dei suoi reiterati abusi sessuali ai danni delle donne di Ananda nei trenta anni passati. Ma sono anche ciecamente fedeli e hanno subito un completo lavaggio del cervello da Kriyananda, così adesso stanno cercando di aiutarlo a nascondere la sua condotta dal resto della comunità Ananda. La maggior parte di loro ha subito un vero lavaggio del cervello da Kriyananda per dargli amore e obbedienza incondizionati. Sarebbero sacrileghi a porsi domande sulle azioni di Kriyananda e, come usa nei culti, credono che sia sopra le regole di comportamento accettabili nella società. I suoi devoti seguaci stanno ora cercando di aiutarlo a nascondere la sua condotta dal resto della comunità Ananda.

Jyotish e Devi Novak gestiscono la comunità Ananda su base giornaliera per Kriyananda. Jyotish, in diverse occasioni, ha commentato che Kriyananda è il suo guru e Devi mi ha detto che Kriyananda la potrebbe portare alla realizzazione di Dio. Essi  ripetono le stesse affermazioni alla loro comunità, che la comunità troverà la “realizzazione di Dio” attraverso Kriyananda. Devi mi ha anche detto che Kriyananda fa parte di lei, e il karma di lui è il suo karma. Questo credo è condiviso, ed è spinto ad essere condiviso, da molti dei seguaci Ananda in “un cieco sintonizzarsi col loro canale spirituale”, come definito da Kriyananda. Sheila Rush, avvocato di Kriyananda, una volta mi ha detto: “Kriyananda è la mia vita.” Padma McGilloway mi ha detto che lei “ama Kriyananda più di ogni altro al mondo.” Anandi Cornell mi disse che “egli è la mia energia.” Questa cieca fedeltà e quest’“amore incondizionato” sono uno dei principali insegnamenti spirituali di Kriyananda e fanno parte della ragione per cui egli se l’è cavata coi suoi “problemi” sessuali per tanto tempo.

Inoltre, a causa di questa fedeltà irrazionale e cieca, molti dei seguaci più vicini a Kriyananda farebbero qualsiasi cosa per salvare Ananda e proteggere Kriyananda, il loro “canale divino”. Devi mi confessò che vive nella paura che tutti lascino Ananda e che lei resterà, qualsiasi cosa accada. Evidentemente, di recente Devi e parecchi altri ministri di Ananda hanno detto a un po’ di membri di Ananda che Paramahansa Yogananda aveva un’impulsività sessuale, così da far sembrare che la condotta di Kriyananda sia meno peccaminosa. Ella mi disse che si sentiva come vivere in una zona di guerra, perché aveva avuto problemi emotivi col cercare di coprire i fatti della vita sessuale di Kriyananda dai membri della comunità. Devi mi confessò un giorno che Kriyananda giustifica tutto nella sua testa: che razionalizza nascondendo il suo comportamento e inventandosi storie in cui alla fine crede anche lui. Ciò nondimeno lei mi disse in un’altra occasione, quando stavamo discutendo del processo Anne-Marie: “Non ti preoccupare Janice, c’è un gruppo ostinato di noi che non lascerà venir fuori la verità.”

Durga Smallen, che aiuta a gestire Ananda con suo marito Vidura, Jyotish e Devi, mi fece un commento simile un giorno. Durga mi disse che era “terribile”, tutti i “problemi” che avevano con le donne di Ananda che si erano interessate della condotta sessuale di Kriyananda: “E’ difficile mandare via queste persone. Non è facile com’era anni fa. Sai, hanno case costose e i loro bambini sono nelle scuole.” Nel contesto, ciò che Durga voleva chiaramente dire era che una volta che le varie donne che Kriyananda aveva usato sessualmente diventavano sufficientemente infelici per lagnarsi della situazione, era più difficile acquietarle e sbarazzarsi di loro con calma, in modo che i membri di Ananda restassero all’oscuro della vera natura del loro “swami”. Durga  dice anche in via confidenziale ai membri di Ananda che Kriyananda è il suo “guru”. La sua mancanza di comprensione per la portata del raggelante lavaggio del cervello era terrorizzante. Durga sembrava mancare di normale coscienza a riguardo, rimpiazzando i suoi valori morali e altruistici per quello che il suo “canale divino” diceva e voleva.

Jyotish Novak, “braccio destro” di Kriyananda, è altrettanto ben consapevole dei reiterati abusi sessuali di Kriyananda. Jyotish mi disse che sa dal 1968 delle relazioni sessuali di Kriyananda con donne di Ananda e fuori. La disposizione di Jyotish Novak è persino più raggelante di quella di Kriyananda in qualche modo, perché sembra avere un’identificazione anormale con Kriyananda, come un alter ego. Una volta mi fece la considerazione che tutti i discepoli di Kriyananda erano circa della stessa altezza di Kriyananda (stavano parlando di uno dei discepoli di Kriyananda). Devi Novak fece la considerazione che Jyotish agì quasi come la moglie di Kriyananda (in un determinato periodo lei pensava che la devozione di Jyotish per Kriyananda fosse meravigliosa). Gli amici intimi di Jyotish sono ben consci che lui sia incapace di opporsi a Kriyananda e lui sa pure che non può affrontare certi problemi, non solo le attività sessuali di Kriyananda, perché Kriyananda non si fida di lui completamente. Ho visto la paura che Jyotish aveva, in prima persona, quando mi chiese di parlare a Kriyananda di una questione di affari. Ero scioccata perché non vivo ad Ananda e non sarebbe stata una cosa opportuna da farsi (in altre parole, erano affari di Jyotish e Kriyananda e non miei). Il commento di Jyotish sulla mancanza di fiducia di Kriyananda fu il mio primo indizio per i gravi problemi di personalità e il comportamento narcisistico di Kriyananda, inoltre solo uno che è passivo e obbediente come Jyhotish potrebbe restare fedele e accettato da Kriyananda negli anni. Il fatto interessante è che Jyotish è stato con Kriyananda dall’inizio di Ananda, eppure, Jyotish ammette apertamente la mancanza di fiducia di Kriyananda. Questo fatto dimostra chiaramente i problemi psicologici di Kiryananda perché, Jyotish, a tutti i costi, qualsiasi cosa accade, bada bene a non infastidire o contraddire il suo guru sulla stragrande maggioranza delle faccende che sono importanti per Kriyananda. Victoria Kelly mi disse che quando scoprì delle donne che erano state sessualmente abusate ad Ananda, andò da Jyotish, sbalordita dell’intera situazione. Victoria chiese a Jyotish come aveva potuto lasciare accadere tutto ciò. Jyotish la guardò e disse sarcasticamente: “Beh, cosa ci vuoi fare”. In altre parole, non si intralcia Kriyananda, non importa chi viene ferito. Inutile dire che Victoria fu disgustata dalla malizia della sua inumanità verso gli altri nel nome di Dio e del trovare la “realizzazione di Dio” e lasciò la comunità Ananda dopo aver vissuto là per diciassette anni, completamente ignara del peccaminoso soggiogamento delle donne e dell’affronto agli insegnamenti di Yogananda.

Devi Novak ammise con me che le “donne” di Kriyananda erano andate da lei e Jyotish attraverso gli anni e si erano lamentate delle avances sessuali di Kriyananda verso di loro. Devi mi disse in una conversazione: “Janice, quando noi [Jyotish e Devi], siamo tornati ad Ananda da San Francisco negli anni ’80, lo schema di comportamento era già stabilito.” (Jyotish e Devi gestirono l’eremo di San Francisco per Ananda cominciando dagli ultimi anni ’70.) Devi continuò a proposito dell’uso sessuale di Kriyananda verso le residenti di Ananda, dicendo: “Kriyananda ha fatto delle cose veramente cattive” ripetutamente. Devi ammise anche, comunque, che lei e Jyotish non potevano affrontare quegli argomenti con Kriyananda, perché era “chiuso” e non aveva abbastanza fiducia in loro. Devi mi chiese poi: “Janice, come poteva pensare Kriyananda di cavarsela?”. Replicai che Kriyananda mi aveva detto che lui “sapeva sempre che le notizie su [la sua condotta sessuale] sarebbero venute fuori,” ma sentiva che il suo “buon karma” lo avrebbe protetto. Commentai anche che forse voleva inconsciamente essere preso.

E’ interessante notare qui che alcuni seri disordini della personalità sembrano sempre lasciare una traccia, nessuno sa perché lo facciano, è quasi come se a qualche livello inconscio volessero essere scoperti. Kriyananda mi menzionò più di una volta che sapeva che sarebbe successo. Fin dall’inizio nutrivano entrambi speranze che io potessi raggiungere Kriyananda e spingerlo a raccontare alla comunità Ananda la verità. Sebbene Jyotish, secondo Devi, non si era immischiato con la peccaminosa vita sessuale di Kriyananda, volevano entrambi che le cose scorressero lisce con la comunità ed erano insicuri su come maneggiare la situazione e una copertura.

Vidura Smallen è l’altro leader maschile di Ananda. Dopo diverse visite ad Ananda fu facile per me rendermi conto che Vidura aveva certi problemi riguardo alle donne. Sembrava mancare di rispetto per loro. Feci parola di ciò con Devi e lei concordava che non solo non rispettava opportunamente le donne, ma per di più non le includeva negli incontri o nelle decisioni più importanti e fece inoltre delle considerazioni sulla sua tendenza a flirtare con le donne. Fu facile per me capire i meccanismi della direzione di Kriyananda e come fu possibile che venissero perpetrate queste atrocità verso le donne a guisa di insegnamenti di Yogananda. Un leader, Jyotish, non si interessò o lo fece poco, e l’altro, scoprii più tardi tramite vari individui di Ananda è conosciuto come un “donnaiolo”.

In più parecchie altre coincidenze sono state portate alla mia attenzione in diversi momenti. Jeanette Williams fu l’infermiera effettiva che si prese cura di Kamala Silva ad Ananda. Non mi resi conto fino a parecchi anni dopo che Jeanette e Kamala ebbero lasciato Ananda che l’esperienza di Jeanette probabilmente non era stata un incidente isolato. Lei mi telefonò la prima volta sconvolta per aver sentito che i membri di Ananda si dovevano “sintonizzare” con “swami”. Non le credetti, perché all’epoca non avevo familiarità con la gente di Ananda e sapevo che ciò sarebbe stato contro i nostri insegnamenti. Poi un ministro Ananda iniziò a molestare sessualmente Jeanette. Infine lei dovette minacciarlo che avrebbe riferito a Jyotish e Devi. Jeanette lasciò Ananda subito dopo questo avvenimento e per quanto ne so sono l’unica persona a cui l’abbia confidato. Non ne feci parola con nessuno perché il ministro fu inviato ad un altro Centro Ananda subito dopo che Jeanette lo aveva minacciato.

Haridas Blake mi disse anche di un episodio che era accaduto quando Haridas venne per la prima volta ad Ananda negli anni ’60 – ’70. Sembra che venne chiesto a una donna che era una massaggiatrice, ma non un membro di Ananda, di fare un massaggio a Kriyananda. Ne uscì fuori con viso cinereo e disse ad Haridas: “Questo è troppo.” Disse poi ad Haridas che Kriyananda si era fatto stimolare sessualmente durante il massaggio. Dopo quell’episodio, Haridas mi disse che la donna lasciò Ananda e non tornò più. Firmato sotto pena di spergiuro secondo le leggi dello Stato della California che il sopradetto è vero ed esatto in questo 8 di gennaio 1996.

Jxxxxx Mxxxxx

 

Scarica il file

 

 

Ritorna all'Archivio

 

 

| Home | Archivio | Altri Documenti | Links | Gallery Bibliografia | Mail |